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Carovigno (Br). Insediata per prima volta la consulta sulla disabilità. La prima riunione nel pomeriggio di ieri.

Si è insediata nel pomeriggio di ieri la consulta per la disabilità del Comune di Carovigno. L’istituzione è avvenuta dopo l’approvazione in consiglio comunale del regolamento per l’istituzione del garante e della consulta della disabilità, entrambi proposti dall’assessore alle politiche sociali Luigi Orlandini.

Il garante nominato nelle scorse settimane dal sindaco Massimo Lanzilotti è Vincenzo Donadeo, atleta non vedente carovignese. “Sono molto onorato per la fiducia che il sindaco Lanzilotti e i cittadini hanno avuto nei miei confronti eleggendomi a garante della disabilità – ha affermato Donadeo -. Ho scelto la partecipazione attiva all’interno di questo paese; quest’incarico mi offre la possibilità di dare spazio a molti progetti che ho già in mente e che voglio realizzare per Carovigno”.

Intanto nel pomeriggio di ieri si è riunita per la prima volta la consulta della disabilità che ha eletto i suoi organi collegiali. Alla presidenza è stato indicato dall’associazione che compongo la consulta Giovanni Monna della Croce Rossa di Carovigno, alla vice presidente Franco Valente dell’ASD Atletica Carovigno. Fanno parte del sodalizio il garante Vincenzo Donadeo, il sindaco Massimo Lanzilotti, l’assessore alle politiche sociali Luigi Orlandini, componente dai banchi della maggioranza il consigliere Vittorio Alberti e dai banchi dell’opposizione fa parte della consulta della disabilità, il consigliere Tony Barella. 

“Con l’arrivo del garante e della consulta della disabilità – sottolinea Luigi Orlandini assessore alle Politiche Sociali – inizia un nuovo percorso nelle scelte che l’amministrazione Lanzilotti farà, soprattutto in ottica di inclusione. Sono soddisfatto che nel più breve tempo possibile si sia arrivati all’approvazione prima dei regolamenti e poi alla nomina del garante e della consulta. Ringrazio ancora il consiglio comunale che ha contribuito all’unanimità a rendere Carovigno una città più vicina alle persone con disabilità”.

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