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Crisi negli Asili Nido di Brindisi: Stipendi bloccati e proteste in vista delle festività

Il clima natalizio dovrebbe portare gioia e serenità, ma per il personale degli Asili Nido del Comune di Brindisi, il panorama è tutt’altro che festoso. L’amarezza e la preoccupazione si sono diffuse tra gli operatori, poiché non riceveranno il dovuto stipendio in questo periodo festivo.

La situazione è diventata ancor più problematica a causa di una proposta controversa avanzata dalla cooperativa Gialla, gestore degli asili nido. Ai dipendenti è stata presentata l’opzione di ricevere il salario solo diventando soci della cooperativa stessa. Questo approccio ha lasciato molti perplessi e ha innescato una reazione immediata da parte della Uil Fpl Brindisi, che ha emesso un comunicato di diffida.

Già nella giornata precedente, la Uil Fpl Brindisi aveva richiesto il pagamento urgente attraverso bonifico istantaneo per tutti i dipendenti della cooperativa Gialla, ma purtroppo, a oggi, i lavoratori non hanno ancora visto accreditato alcun importo.

La situazione è giunta a un punto tale che la Uil Fpl Brindisi ha dichiarato lo stato di agitazione per tutti i dipendenti della Cooperativa Gialla. Inoltre, è stata indetta un’Assemblea Generale per gli asili nido, programmata per il 27 dicembre 2023 dalle 8:00 alle 13:00. Le proteste sono previste anche per il 28 e il 29 dicembre, all’esterno dell’asilo del quartiere Sant’Angelo di Brindisi.

L’indignazione è palpabile, e la Uil Fpl Brindisi esprime preoccupazione per l’indifferenza riscontrata, specialmente in considerazione del periodo festivo. Molti dipendenti si trovano ora a dover affrontare il Natale con incertezza finanziaria, una realtà che mette a dura prova la serenità delle loro famiglie.

La decisione di far pesare sugli operatori la condizione di società cooperativa per ricevere il salario solleva domande etiche e solleva dubbi sulla gestione dei servizi essenziali come gli asili nido. Mentre la Uil Fpl Brindisi continua la sua battaglia per garantire giustizia e dignità a questi lavoratori, resta da vedere come si evolverà la situazione e se si troveranno soluzioni adeguate prima che la festività natalizia lasci il posto a un nuovo anno.

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