Un Natale Amaro: Il Rapporto della Caritas Italiana sulla Povertà Strutturale in Italia
In un contesto natalizio che dovrebbe essere caratterizzato dalla gioia e dalla solidarietà, l’Italia si trova ad affrontare una realtà sempre più amara, con la povertà che si configura ormai come una condizione strutturale.
In occasione della VII Giornata Mondiale dei Poveri istituita da Papa Francesco, la Caritas Italiana ha pubblicato la ventisettesima edizione del Rapporto su povertà ed esclusione sociale, gettando luce su una situazione che, dopo quasi trent’anni dalla prima analisi, si è radicalmente trasformata nei numeri e nei profili sociali.
La Puglia emerge come la regione più colpita d’Italia, con 1 milione di poveri per incidenza relativa, sottolineando la cruda realtà di stipendi bassi che affligge la popolazione. I dati presentati nel rapporto indicano che oltre 5,6 milioni di italiani vivono in condizioni di povertà assoluta, rappresentando il 9,7% della popolazione nazionale. Ciò significa che uno su dieci non ha accesso a un livello di vita dignitoso, evidenziando un fenomeno non più residuale, bensì strutturale nella sua complessità.
Il rapporto rivela la presenza di oltre 2,1 milioni di famiglie povere, rappresentando una sconfitta non solo per chi è direttamente coinvolto, ma per l’intera società. La perdita di capitale umano, sociale e relazionale ha gravi e visibili impatti anche sul piano economico. Un dato allarmante riguarda i 1,2 milioni di minori in condizione di indigenza, costretti a rinunciare a opportunità di crescita, salute e integrazione sociale, mettendo in pericolo il loro futuro.
L’Italia si trova al centro di una situazione unica in Europa, con una trasmissione inter-generazionale delle condizioni di vita sfavorevoli particolarmente intensa. Chi nasce povero, sembra destinato a rimanere tale anche da adulto, minando i principi di uguaglianza su cui si basano le democrazie occidentali. Questa realtà costituisce una deviazione dai valori sanciti nella nostra Costituzione repubblicana, in particolare nell’articolo 3, che rimane inapplicato.
Il futuro appare incerto, complicato ulteriormente dalla persistenza di conflitti internazionali, come la guerra in Medio-Oriente e il conflitto in Ucraina. Questi eventi potrebbero avere pesanti conseguenze economiche, aggravando una situazione già complessa e mettendo a dura prova la resilienza del tessuto economico globale.
In questo contesto, diventa urgente e cruciale l’adozione di politiche pubbliche mirate e sostenibili per contrastare la povertà strutturale, preservando i valori fondamentali di giustizia e solidarietà su cui dovrebbe basarsi una società equa e prospera.