Accade sempre più spesso di vedere zone della città di Brindisi trasformate in enormi pattumiere.

Gli ultimi episodi si sono verificati nelle ultime settimane e destano non poche preoccupazioni. Alla fine di ottobre, in vista della ricorrenza dei defunti, dall’Amministrazione Comunale è stato commissionato un intervento di pulizia radicale all’interno del cimitero di Brindisi, con la potatura del verde pubblico e l’eliminazione di piante spontanee ai bordi dei vialetti.
Ebbene, così come accaduto in altre occasioni, gli sfalci di potatura (insieme ad altri rifiuti inerti e ingombranti che si sono aggiunti strada facendo) sono stati abbandonati all’esterno del cimitero e, a distanza di oltre un mese, sono ancora lì. Nel frattempo sono diventati secchi e quindi rappresentano anche un rischio di incendio.
In via Einstein (zona industriale), invece, sono state ripulite le carreggiate del lungo viale attraverso cui si accede a Costa Morena. Anche in questo caso, i cumuli di rifiuti sono stati abbandonati sulla strada e adesso si confondono tra i TIR parcheggiati in attesa delle operazioni di imbarco. Il tutto, con gravi rischia anche dal punto di vista igienico-sanitario.
Si tratta di episodi gravissimi, da me già segnalati nel corso dei lavori della Commissione Ambiente del Comune, che stranamente non vengono sanzionati e soprattutto si sottovalutano i rischi di incendio. Del resto, nei mesi scorsi l’intero parco del Cillarese ha rischiato di finire in cenere a causa delle fiamme sviluppatesi in accumuli di sfalci di potatura proprio a ridosso del parco. Chi controlla l’operato di chi è demandato a svolgere questo tipo di lavori pubblici? Cosa si aspetta ad intervenire?
 
Michelangelo Greco – consigliare comunale di Brindisi