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“Tanto vale divertirsi”, il 20 gennaio a Mesagne secondo spettacolo della Stagione Teatrale

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Rovesciare la scansione del lutto: il progetto con la drammaturgia di Damiano Nirchio: di Antonella Carone, Tony Marzolla, Loris Leociù Teatro Comunale di Mesagne – ore 10 per le Scuole, ore 21 l’appuntamento serale

Gennaio è il mese in cui si celebra la ricorrenza della Giornata della Memoria del 27 gennaio, una doverosa occasione per ripercorrere un significativo viaggio nel passato, per onorare coloro che hanno sofferto e perso la vita durante gli orrori dell’Olocausto.

Nell’ambito della nuova stagione teatrale che il Comune di Mesagne ha organizzato in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, sabato 20 gennaio al Comunale di Mesagne andrà in scena “Tanto vale divertirsi”, in matinée alle ore 10 per le scuole e in serale alle 21. In “Tanto vale divertirsi” Antonella Carone, Tony Marzolla e Loris Leoci proseguono il lavoro di recupero e di esplorazione dei meccanismi della risata, muovendosi in una scena elegante ed essenziale che rappresenta un teatro rovesciato dove il sipario (drammaturgico) è il fondale e da quel “fondo” incombe l’arrivo di uno strano “pubblico”, descritto come una creatura inafferrabile, mostruosa, astratta. Punto di partenza e fonte d’ispirazione per “Tanto vale divertirsi” è stato il campo di transito di Westerbork in Olanda, dove tra il 1942 e il 1943 si ritrovarono molti nomi di primo piano della scena europea: Camilla Spira, Max Ehrlich, Kurt Gerron (reduce dal grande successo de “L’Angelo Azzurro” pochi anni prima), ma anche il pianista Willy Rosen o il duo swing “Jonny e Jones”, per citarne alcuni. 

A Westerbork, tappa intermedia verso lo sterminio, c’era anche un teatro dove questi artisti continuarono ad esibirsi per allietare non solo il pubblico degli internati, ma soprattutto i loro carcerieri e aguzzini accomodati nelle prime file.  Da questi attori comici ci si aspettava che facessero ridere, che sciorinassero tutto il loro migliore repertorio: serviva ai gerarchi che godevano di spettacoli con il meglio che la scena teatrale avesse conosciuto fino ad allora; serviva agli artisti stessi, che così potevano ambire ad una speciale quanto momentanea immunità. In mezzo agli orrori della morte e alla barbarie umana, l’Arte riuscì dunque a farsi spazio per aiutare a sopravvivere, “per collegare il tempo dei morti con quello di chi verrà” o, semplicemente, per avere una chance in più. Un’ultima ancora. 

Modalità di acquisto dei biglietti: online e in tutti i punti vendita Vivaticket, la sera dello spettacolo a partire dalle ore 18.30 presso il botteghino del Teatro Comunale, info e prenotazioni al 339.1338519.


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