Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Carovigno, nel quadro delle attività di prevenzione disposte dal Comando Provinciale di Brindisi al fine di garantire lo svolgimento in sicurezza di tutte le attività economiche e sociali, oltreché alla prevenzione e repressione dei reati legati al fenomeno della c.d. “malamovida”, con la collaborazione del  Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi, del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Taranto e dalla Polizia Locale di Carovigno, nonché dal personale del Dipartimento di prevenzione dell’A.S.L. di Brindisi, hanno eseguito un servizio di controllo presso i locali maggiormente frequentati dai giovani. I titolari di due Bar-paninoteche, un 53enne e una 44enne del luogo, sono stati denunciati in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria, poiché a seguito delle verifiche sono state riscontrate violazioni alla vigente normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare:

  • per non aver tenuto conto dello stato di salute dei dipendenti prima di adibirli al lavoro mediante sorveglianza sanitaria;
  • per non aver fornito ai dipendenti trovati in sede di accesso i necessari ed idonei dispositivi di protezione individuale (c.d. D.P.I);
  • per non aver provveduto ad impartire un’adeguata formazione in relazione al grado di rischio in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Una delle due attività, inoltre, non ha effettuato la valutazione dei rischi aziendali e non ha predisposto il relativo documento; conseguentemente, con decorrenza ed efficacia immediata, è scattato il provvedimento di sospensione per gravi violazioni in materia di tutela e della sicurezza del lavoro.  

Inoltre, i gestori di entrambe le attività sono stati sanzionati amministrativamente poiché nel corso dei controlli è stata accertata l’abusiva occupazione di suolo pubblico con tavoli e sedie.

Contestualmente, personale del Dipartimento di prevenzione dell’A.S.L. di Brindisi ha disposto per entrambe le attività l’inibizione delle attività di somministrazione su area esterna pubblica in assenza della segnalazione certificata di inizio attività (c.d. “S.C.I.A.”), riscontrando, inoltre, carenze igienico sanitarie e strutturali dei citati locali, violazioni che sono state sanzionate amministrativamente. 

Complessivamente sono state elevate sanzioni per un importo pari ad € 54.228,41.