Quello delle piste ciclabili in Città sembra uno dei rompicapo lasciati in eredità dalla vecchia  Amministrazione di sinistra, uno dei tanti.  

Eppure è uno di quegli argomenti che avrebbe dovuto trovare facili soluzioni progettuali dal momento che  lo sviluppo progettuale andava inserito in strutture di pianificazione prestabilite dalla massima Autorità  Comunale, il Consiglio Comunale.  

Gli strumenti normativi all’interno dei quali si è sviluppato il progetto “piste ciclabili” sono il Piano Urbano  del Traffico (PUT) ed il Piano Regolatore Generale (PRG) che ne ha recepito la funzionalità, il tutto, come si  diceva, secondo norme vincolanti.  

Orbene è del tutto evidente che qualcosa non ha funzionato a dovere dal momento che in Città, dall’avvio  dei lavori, persiste oramai un malcontento diffuso tra la popolazione, una difficoltà oggettiva nella gestione  del traffico che sta generando inquinamento acustico ed ambientale a causa delle aumentate emissioni di  CO2.  

Abbiamo appreso da notizie stampa che l’Amministrazione Comunale a mezzo dell’Ufficio LL.PP., lo stesso  che ha già sbagliato in precedenza, ha inoltrato un progetto al Ministero per la variante di quello  precedente; sull’argomento si sono spesi i pareri, poco qualificati per la verità, dell’Assessore all’Urbanistica  e dell’Assessore ai LL.PP.; un parere altamente qualificato e, consentiteci, professionalmente più che valido,  sarebbe stato quello dell’ Assessore all’Ambiente Tonino Bruno, Architetto Pianificatore di lunga data ed  appunto qualificata esperienza. Ma si sa nella nostra Città a parlare sono sempre coloro che hanno poco da  dire.  

Come Associazione ci interesserebbe il parere dell’Architetto Bruno e siamo sicuri che egli saprebbe come  affrontare e risolvere questo “guazzabuglio medievale” in cui ci ha cacciato la precedente Amministrazione.  

 

 Ass.ne “Immagina Brindisi”   Il Presidente   Giovanni Picardi