Sabato 20 gennaio, ore 10, in Piazza Vittoria a Brindisi, le associazioni firmatarie invitano tutti alla mobilitazione

Stop al «bombolone» e «Brindisi Porta d’Oriente», tutti in piazza per il riscatto di Brindisi. E’ con questo slogan che chiamiamo tutti alla partecipazione ferma per ribadire un concetto: il futuro di Brindisi lo decidono i brindisini.

Nel momento in cui Edison  annuncia di fatto l’inizio lavori del deposito costiero di Gnl in località Costa Morena Est in assenza di  una risposta ufficiale e tecnicamente motivata dei ministeri competenti (non di sottosegretari o funzionari) alla richiesta formale inviata dall’Amministrazione comunale di Brindisi di riesame delle autorizzazioni rilasciate e di Valutazione di Impatto Ambientale; in assenza di un’autorizzazione per l’avvio dei lavori  che richiede non soltanto la risposta sopra citata ma anche un atto formale e giuridicamente corretto in merito agli effetti interdittivi relativi in particolare alla rete ferroviaria italiana; in presenza – come dichiarato da alcuni consiglieri di alcune “omissioni” procedurali è ora di fare sentire forte la voce del territorio. 

Occorre un moto d’orgoglio contro la realizzazione del terminale di rigassificazione che rappresenta la pietra tombale sullo sviluppo dell’infrastruttura più importante del territorio condannandolo a diventare una stazione di servizio e precludendo attività che realmente potrebbero portare sviluppo come la trasformazione del porto in una Piattaforma logistica del Mediterraneo, la cantieristica ecc. 

La protesta contro la realizzazione del terminale Edison si fonde alla richiesta di autodeterminazione del territorio sfociata nella petizione on line «Brindisi Porta d’Oriente». Le due azioni infatti rappresentano le due facce di una unica medaglia e pongono un interrogativo importante a tutti i livelli istituzionali e politici. Se Brindisi è una «priorità nazionale» quando si tratta di subire impianti indesiderati e ad alto rischio di incidente rilevante, perché non deve esserlo anche quando si tratta di infrastrutture e trasporti, in materia di decarbonizzazione, di emergenza occupazionale, di desertificazione demografica?

Chiediamo ai brindisini e più in generale ai salentini di sostenere questa importante battaglia per lo sviluppo per la crescita e l’economia del territorio, uno sviluppo reale che non può prescindere dalle connessioni transeuropee da cui Brindisi non può restare esclusa. La battaglia non risponde ad una questione di «schieramento politico» ma al concetto di bene comune per tutto il territorio e la sua popolazione che non vuole essere periferia. 

Vogliamo che Brindisi sia considerata «priorità nazionale» anche sul fronte delle infrastrutture e dei trasporti oltre che relativamente ai tanti fronti di sofferenza. 

Ribadiamo i punti salienti della mobilitazione on line e in presenza con cui invitiamo tutti a votare per: il riconoscimento di Brindisi nelle strategie di sviluppo dell’UE; l’inclusione di Brindisi nel corridoio Baltico-Adriatico; l’inclusione di Brindisi nel corridoio dei Balcani occidentali (il cosiddetto Corridoio 8); l’inclusione di Brindisi nel «Quadrilatero del Sud»; l’inclusione di Brindisi nella rete dell’alta velocità e dell’alta capacità lungo la dorsale adriatica; l’inclusione di Brindisi nella rete delle autostrade; il riconoscimento della classificazione di porto «core» per Brindisi.

Nell’interesse del territorio, invitiamo tutti i brindisini a mobilitarsi e partecipare numerosi alla manifestazione con contestuale raccolta firme, organizzata dalle associazioni che si terrà venerdì 19 gennaio dalle 17,30 in poi  e sabato 20 gennaio, ore 10 in Piazza Vittoria a Brindisi in occasione della predetta manifestazione pubblica.

 

Firmato

Cgil Brindisi, Italia Nostra Brindisi, Legambiente Brindisi, WWF Brindisi, Medicina Democratica, A.C.L.I. Provinciali Brindisi, Fondazione “Tonino di Giulio”, Medici per l’Ambiente, Anpi Brindisi, Forum Ambiente Salute e Sviluppo, No al Carbone, Puliamoilmare Brindisi, Associazione “Vogatori Remuri Brindisi”, ARCI Brindisi, Nautico Bon APS