Nascita unica al Parco Natura Viva: vengono alla luce 3 testuggini “stellari” (Astrochelys radiata), criticamente minacciate di estinzione secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. Due si sono schiuse in incubatrice, mentre la terza – a sorpresa – è stata trovata zampettare insieme ai genitori, già fuori dal guscio e dal nido preparato dalla mamma. “Quando si prelevano le uova dal terreno, con la massima attenzione a non farle rompere, può capitare di non vederne una”, spiega Carlo Benciolini, keeper della Casa dei Giganti al Parco Natura Viva di Bussolengo che ha seguito la nascita. “Ora è avvenuta la reunion. E nel giardino delle farfalle vivono insieme i 3 piccoli di quella che è considerata la più bella tra le testuggini terrestri al mondo”. Una specie endemica del Madagascar, a un passo dall’estinzione proprio a causa dello splendore del proprio carapace, oggetto del desiderio dei traffici illegali di fauna selvatica. 
“Il prelievo dal terreno e il periodo in incubatrice – spiega Caterina Spiezio, responsabile del settore ricerca e conservazione del parco zoologico veneto – viene previsto proprio per offrire maggiori possibilità di successo alla schiusa di una specie che la scienza prevede estinta tra circa 45 anni (Randriamahazo et al. 2007). Delle cinque uova raccolte, solo due hanno visto i piccoli uscire dall’uovo. Da soli e senza aiuto, proprio come è accaduto al fratello di cui non ci aspettavamo la presenza”. Di tre, quattro centimetri alla nascita, questi esemplari “stellari” possono arrivare a pesare oltre 15 chili e sfiorare il mezzo metro. Con un carapace scuro, composto da scuti sui quali si irradiano da 4 a 12 raggi gialli, oggetto di profondo interesse per il traffico illegale di animali selvatici. “Oltre ad una sistematica deforestazione del Madagascar, la condanna di questa specie è la propria bellezza”, prosegue Spiezio. “La povertà diffusa nell’isola africana alimenta il mercato nero delle testuggini raggiate, che vengono vendute per essere possedute come animali domestici o servite in tavola come pietanze, in special modo nei periodi di Natale e Pasqua”. Gli Ultimi dati dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura indicavano nel 2005 un prelievo di esemplari dalla foresta che si aggirava tra le 22mila e le 241mila unità all’anno. “Non saranno i nostri piccoli tre esemplari a invertire la rotta. Ma saranno loro a far parte degli unici sopravvissuti, nel caso in cui le previsioni statistiche degli studi scientifici si rivelassero puntuali”, conclude Spiezio.