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Assegno Inclusione: Allarme di Alleanza contro la povertà per l’esiguo numero di beneficiari

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Una stretta morsa sull’assistenza sociale: meno di 300.000 famiglie beneficiano dell’Assegno d’inclusione, denuncia Alleanza contro la povertà

In data 22 gennaio, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) ha rilasciato i primi dati relativi all’Assegno d’Inclusione (Adi), suscitando preoccupazioni da parte dell’Alleanza contro la povertà. Su 651.000 domande presentate, solamente 288.000 sono state accolte, mentre 117.461 sono state respinte. Un dato allarmante, in quanto inferiore alle stime governative che parlavano di una potenziale platea di circa 737.000 nuclei familiari idonei al programma.

La Ministra Calderone ha confermato che meno di 300.000 nuclei familiari hanno iniziato a ricevere il pagamento dell’Assegno d’Inclusione dal 26 gennaio, una cifra che rappresenta un netto ribasso rispetto alle dichiarazioni precedenti del governo, che aveva stimato 450.000 beneficiari.

L’Alleanza contro la povertà ha sottolineato la gravità della situazione, definendo i 288.000 nuclei familiari beneficiari “pochi, pochissimi” rispetto al reale bisogno di sostegno economico nel paese. Tale sostegno è cruciale per evitare il precipitare in condizioni di povertà assoluta o il ritorno a una fragile situazione di povertà relativa, ancor più drammatica.

Un elemento critico evidenziato riguarda le 117.461 domande respinte per mancanza di requisiti. La Ministra Calderone ha dichiarato che il 50% dei rigetti è dovuto alla mancanza del requisito del reddito familiare conforme ai termini di legge, mentre il 20% è causato dall’assenza dei requisiti di età o disabilità del nucleo famigliare richiedente. Il restante 30% rappresenta una serie di motivazioni che hanno portato al rifiuto delle domande.

L’Alleanza contro la povertà solleva un allarme sulla necessità di comprendere in dettaglio le singole cause di respingimento. Ha sottolineato che i requisiti economici attuali non sono esaustivi per identificare chi è effettivamente a rischio di povertà assoluta in Italia. L’organizzazione ha ribadito l’importanza di garantire l’accesso alle misure di sostegno per tutti coloro che versano in condizioni di estrema vulnerabilità economica e sociale.

Il 14 settembre, l’Alleanza aveva presentato un position paper, prevedendo la drastica riduzione della platea dei beneficiari. I recenti numeri dell’INPS hanno confermato tali preoccupazioni, spingendo l’organizzazione a richiamare l’attenzione sulle sfide legate all’Assegno d’Inclusione e alla necessità di rivedere i criteri di ammissibilità per garantire un supporto più efficace ed equo a chi ne ha bisogno.


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