Uno fra gli spettacoli più attesi dell’anno, “Perfetti sconosciuti” di Paolo Genovese, arriva al Nuovo Teatro Verdi di Brindisi martedì 6 febbraio – sipario alle ore 20.30 – con un super cast che darà corpo all’humour, ai colpi di scena e alla sottile critica che costellano la commedia. Biglietti disponibili online alla pagina rebrand.ly/PerfettiSconosciuti e al botteghino del Verdi, aperto il giorno dello spettacolo, ore 11-13 e 19-20.30. Info T. 0831 562554 e botteghino@nuovoteatroverdi.
Figlio del pluripremiato movie che già conteneva in nuce quell’impostazione drammaturgica da sviluppare per la scena, il testo teatrale rispetta fedelmente la sceneggiatura. Un film teatrale per sua stessa natura, insomma. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento, che porta tre coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di non conoscersi in realtà come credevano. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi le Sim del telefono diventano una sorta di “scatola nera” della nostra vita, delle nostre relazioni sociali. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Durante una cena, un gruppo di amici decide di fare il gioco della “verità o conseguenza” mettendo i cellulari sul tavolo e mettendo così a conoscenza l’un l’altro dei propri segreti più inconfessabili. Rifiutare la proposta significherebbe ammettere qualcosa di inespresso, così tutti accettano a malincuore. Tradimenti, fallimenti, piccinerie, bugie, pregiudizi, insoddisfazioni, sogni infranti e sarcasmo si sovrappongono e si intrecciano, dapprima come sotterranei supporti a matrimoni in crisi, poi come detonatori di una fiducia spezzata nell’amore e nell’amicizia.
Il testo è stato capace di mettere insieme sette personaggi ben calibrati in una orditura narrativa perfetta. Vibrava otto anni fa e anche sul palcoscenico “Perfetti sconosc
Lo spettacolo sfoglia anche a teatro i suoi “tratti da film” ricordandoci l’importanza di “saper disinnescare” i conflitti. «Non trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle nelle quali uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro». E anche l’importanza del “Bisogna imparare a lasciarsi”, quella del “Siamo tutti frangibili” o del “Se ami qualcuno lo proteggi, da tutto”. Paolo Genovese dissemi