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BRINDISI.Casa dei moderati:”Valorizzare il Patrimonio: Il Piano per le Colonne di Brindisi”

In politica le idee sono fondamentali tanto quanto la forza delle stesse è il motore che deve spingere la macchina amministrativa di una città il cui popolo ha consegnato, nelle mani di pochi, l’onore e l’onere della sua guida. Senza idee purtroppo si può solo fungere da traghettatori temporanei che lasciano ai posteri nulla di cui tenere memoria. 

Tuttavia non bastano le idee da sole se non sono adeguatamente supportate dal coraggio di proporle e dalla capacità di portarle avanti; idee che a volte possono sembrare impopolari o le cui finalità pratiche possono essere sfuggenti ma che, una volta trasformate in realtà materiale, riescono a fare la differenza.

All’alba dell’appena trascorsa tornata elettorale, che ha visto ritornare al comando un centrodestra unito e compatto, abbiamo convintamente esposto la seria volontà di portare avanti un’idea, un progetto, riguardante le due Colonne Terminali poste sulla sommità della scalinata virgiliana. 

Tant’è vero che la lista Brindisi Idea 2030, espressione univoca all’interno dell’aggregazione Casa Dei Moderati, riporta nel proprio simbolo la raffigurazione di due colonne romane erette, una accanto all’altra, così come oggi non è a causa di quel crollo avvenuto nel 1528, di cui tutt’oggi non sono chiare le dinamiche.

L’idea concreta di rialzare la seconda colonna, attraverso un’operazione di restauro e sostituzione delle parti mancanti, ripristinando un Simbolo così bello e potente, che rappresenta la storia ma anche il futuro di una città che vuole e deve rimettersi in piedi, ha una sua logica importanza.

Un monumento come le nostre Colonne Romane non ha eguali al mondo; di una bellezza e di un’importanza tale che andrebbe paragonata a monumenti che fanno la storia e l’immagine di tante altre città. Un simbolo il cui ripristino, insieme al recupero e alla valorizzazione di altri siti e monumenti, oltre a rappresentare un elemento di grande attrazione per il turismo internazionale, è un monumento che può ridare valore e dignità ad una popolazione da molti, troppi anni ormai disamorata della propria città.

Non ci interessano le dispute storiche o l’opinione di chi non vede il potenziale di una tale progetto ma non possiamo che essere felici del fatto che il consigliere comunale Roberto Quarta abbia capito e sposato la Nostra causa trovando coraggio nell’esporla pubblicamente. La speranza e che altri possano infettarsi con questo benevolo virus e che si possa iniziare concretamente ad intraprendere un percorso che trasformi quest’idea in realtà. Un seme piantato già dall’indimenticato sindaco Domenico Menniti che ne aveva capito l’importanza ed il valore chiedendo ai leccesi, in una lettera apparsa sui maggiori quotidiani locali, la restituzione della Colonna donata alla vicina città di Lecce.

L’auspicio è che, accanto alle importanti istanze riguardanti la disoccupazione e il disagio che società e famiglie brindisine stanno vivendo e a cui bisogna trovare presto adeguate soluzioni, gli amministratori riescano a trovare spazio per portare avanti idee e progetti che permettano alla nostra amata Brindisi di rialzarsi sulle proprie gambe, che ci piace pensare siano rappresentate dalle due colonne romane.

Una città che dopo essere stata in ginocchio ed aver riempito la cronaca degli ultimi decenni con notizie di mafia e contrabbando possa riacquisire quella dignità che dall’età del bronzo in poi ne ha fatto uno dei più importanti siti del Mediterraneo.

Valentino MELE

Claudio NICCOLI

CASA DEI MODERATI

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