Con la presenza a Brindisi del Senatore Roberto MENIA, è iniziata ieri sera una settimana densa di avvenimenti, che si concluderà venerdì 9 febbraio con la tradizionale deposizione di fiori in via Martiri delle Foibe, ed a seguire con la celebrazione della Santa Messa presso la parrocchia del quartiere Sant’angelo, alla presenza di autorità civili e militari.
Ieri pomeriggio il Sen. MENIA, accompagnato dal responsabile provinciale del “Comitato 10 Febbraio”, Cesare MEVOLI, ha voluto essere presente alla sostituzione della targhetta apposta sulla panchina rossa dedicata a Norma COSSETTO, in corso Umberto I°, targhetta che era stata installata lo scorso 8 marzo, e che era stata divelta pochi giorni dopo.
L’omaggio di alcune rose rosse sono state la testimonianza dell’affetto che ci lega alla figura di Norma, studentessa ventitreenne, rapita, torturata, violentata e scaraventata viva in una foiba dai “partigiani” jugoslavi, aiutati da aderenti italiani al PCI, e decorata in seguito dal Presidente della repubblica Carlo Azelio CIAMPI di medaglia d’Oro alla Memoria, colpevole alla pari degli oltre 30mila infoibati, di essere italiani , da eliminare senza pietà per slavizzare le romane e venete terre di Istria, Dalmazia, Venezia Giulia.
A seguire, il Sen. Menia ha voluto rendere omaggio alle spoglie mortali dell’ultimo Vescovo di Zara, Don Pietro Moimo MUNZANI, che riposa nella chiesetta del cimitero di Brindisi, morto sull’altare della Cattedrale di Oria mentre celebrava la Santa Messa , sicuramente a seguito della tragedia personale e collettiva vissuta: fu infatti rapito, bastonato, insultato ed umiliato oltre ogni immaginazione dai titini, e costretto come tanti altri a lasciare l’Istria, per concludere a Brindisi la sua esistenza terrena.
Alle 17, poi, accanto al Sindaco di Brindisi Giuseppe MARCHIONNA, a Cesare MEVOLI, ed allo storico del territorio prof. Giacomo CARITO, il Senatore Menia ha inaugurato a palazzo Granafei Nervegna la mostra di pittura del Maestro Riccardo GARBUGLIA, intitolata “Angoli di Cielo” , interamente dedicata alle foibe, con la visione dell’artista che ha voluto rappresentare con colori e pennello la porta di quegli abissi che hanno “ingoiato” migliaia di nostri connazionali, e che potrà essere visitata fino al 25 febbraio p.v.
Altre iniziative si terranno nei prossimi giorni in città, sia ad opera della locale Prefettura, sia a cura di alcuni club service, a testimonianza che questa tragica pagina della nostra Storia Patria, nascosta per decenni, è destinata sempre più a diventare patrimonio comune delle future generazioni.
Cesare MEVOLI
PRESIDENTE PROVINCIALE