Il tribunale di Brindisi ha sentenziato che non vi furono violazione di legge e che non sono mai state compiute azioni che hanno costretto gli animali ospitati nel canile a vivere in condizioni incompatibili con la loro natura
Il Comune di Fasano informa che è giunto a sentenza, con quattro assoluzioni, il processo iniziato nel 2017 per la gestione del Canile Comunale di Fasano, in cui erano imputati i tre dirigenti comunali, Giuseppe Carparelli (Lavori Pubblici), Ferdinando Virgilio (Polizia Locale), Marisa Ruggiero (Settore Finanziario), e il gestore dell’impianto Alberico Ignobile, con l’accusa di non aver ottemperato ad un’ordinanza sindacale del 30 agosto 2016 e di aver tenuto gli animali in condizioni incompatibili con la loro natura.
Il giudice del tribunale di Brindisi, la dott.ssa Monica Pizza ha decretato nella sentenza che il fatto non sussiste, ossia che non ci fu omissione dell’ordinanza e soprattutto che non vi furono maltrattamenti sugli animali.
La vicenda risale al gennaio 2017, e prese il via a seguito dell’intervento dei NAS e del sequestro dell’impianto, dopo che i militari dell’Arma riscontrarono criticità e ritenendo il Canile Comunale inadatto ad ospitare gli animali. Non era stata data esecuzione all’ordinanza contingibile con la quale veniva imposta l’immediata esecuzione degli interventi manutentivi, prescritti dai NAS, della struttura che un mese prima era stata acquistata dal comune.
Adesso, a conclusione del processo, si è dimostrato che non vi furono violazioni di legge e che non sono mai state compiute azioni che hanno costretto gli animali ospitati nel canile a vivere in condizioni incompatibili con la loro natura e benché meno ad arrecare loro sofferenza