Lasciare la propria auto nel parcheggio situato nei pressi della Chiesa S.Maria del Casale, anche per mezza giornata, per poi prendere un aereo, per vacanze o per affari, in partenza dall’Aeroporto del Salento, in proporzione avrebbe un costo maggiore allo stesso titolo di viaggio e, in alcuni casi, anche in numeri assoluti. 

Si va da 2 euro ad ora fino a 450 euro mensili. Si tratta di costi paragonabili a quelli che si registrano in alcune aree di parcheggio di Tokyo o di Roma. A Milano si spende circa la metà. Solo Londra e Hong Kong ha costi maggiori. Incredibile ma vero. Tra l’altro, l’area parking nei pressi della Chiesa, al servizio dello scalo aeroportuale, è totalmente automatizzata, senza costi quindi di operatori o altro personale dipendente. Con l’aggravante che tale area parking è individuata come “Low Cost”. Un vero paradosso o, utilizzando un termine un po’ forte, un “ossimoro”, se poi si continua a richiedere la presenza di più turisti nel nostro territorio. 

      Tale circostanza, infatti, mal si concilia con la possibilità di dare impulso all’offerta turistica, come dichiara il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo. Qui sorge spontanea la domanda: i politici salentini, che frequentemente utilizzano l’aeroporto per recarsi a Roma o Milano, sono a conoscenza di questa situazione?  E i consiglieri regionali dell’area di Brindisi, Taranto e Lecce?  Pare evidente che non usufruiscono del servizio “low cost” di parcheggio, altrimenti sarebbero anch’essi colpiti da queste tariffe esorbitanti.

       Li esortiamo quindi a fare tutto il possibile per affrontare questa ingiustizia e fare in modo che vengano  garantite tariffe più ragionevoli nel parcheggio dell’Aeroporto del Salento. In particolare rivolgiamo esplicita richiesta ai consiglieri regionali dell’area di Brindisi, Taranto e Lecce, invitandoli a svolgere in Consiglio il loro ruolo di guardiani della cosa pubblica essendo  loro dovere intervenire per tutelare gli interessi dei cittadini e contribuire a promuovere lo sviluppo economico e turistico del nostro territorio. Chiediamo di prendere seriamente in considerazione questa questione e di agire tempestivamente per risolverla.