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Proteste nel petrolchimico di Brindisi: il Sindacato Cobas chiede la difesa dell’occupazione locale

Il Sindacato Cobas sostiene la lotta dei lavoratori Leucci, Tecnogal,Cimi, che stanno protestando in queste ore nella zona industriale per il mancato rispetto dei livelli occupazionali e salariali da parte delle ditte subentranti dal 1 Aprile 2024 nell’appalto di manutenzione degli impianti ENI e Versalis nel petrolchimico brindisino.

Il Cobas chiede la revoca immediata dell’appalto a queste nuove aziende che vengono da fuori e l’assegnazione alle aziende Brindisine giunte seconde.

Non si può sopportare un ulteriore attacco alla occupazione ,così come abbiamo denunciato nel corso degli incontri con il Prefetto di Brindisi, Michela La Iacona,  ed il Sindaco di Brindisi, Pino Marchionna.

A Prefetto , che aveva preso l’impegno a riconvocare in caso di novità negative, e Sindaco , che è stato delegato dal Governo Nazionale per la reindustrializzazione brindsina,   chiediamo un nuovo incontro dove a sedersi devono essere gli incriminati ENI e Versalis.

Il Cobas non solo aveva denunciato  quello che sarebbe successo all’interno del Petrolchimico ma anche il danno per le officine esterne delle aziende brindisine .

Queste subirebbero un ulteriore colpo dalla perdita dell’appalto del petrolchimico portandole alla chiusura  e alla disoccupazione per i lavoratori ed impiegati presenti nelle stesse.

La restituzione dell’appalto alle aziende brindisine si configurerebbe come una sorta di piccolo risarcimento per un territorio che ha visto solo appalti al ribasso , distruzione , sfruttamento del territorio e dei nostri lavoratori.

Tutto questo mentre aziende come la Basell abbandonano il nostro territorio e sviluppano nuovi investimenti al Nord….e le stelle stanno a guardare.03/16/2024

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