Rinviata  ogni decisione dal   Consiglio Comunale di Brindisi  sulla   pista ciclabile in Viale Aldo  Moro, ma i cittadini, i commercianti, le attività, non possono più aspettare.

La vicenda della   Pista  Ciclabile  a  Brindisi, in  Viale Aldo   Moro, davvero  “ paradossale”  ( ma, a questo punto, inaccettabile ),  se   si pensa, tra l’ altro, alle  enormi  difficoltà   che  sta attraversando  la politica  brindisina   nell’ affrontare una situazione  che  è  di dominio pubblico  anche a livello nazionale .

Una  vicenda  ( come   espresso  dal sottoscritto, senza  alcuna remora)  che  è   “ un ‘ offesa” all’  immagine di una città che, invece, dovrebbe portare  avanti  progettualità   più  consone    alle esigenze  e aspettative  della comunità   e, naturalmente,  un  linea  con  una  “ mobilità  sostenibile”  concreta, non più rinviabile  (  e, bisogna dare atto,  una strada già tracciata dalla precedente amministrazione  comunale    brindisina di  Centro  Sinistra  guidata  da   Riccardo  Rossi).

Non stiamo qui  a   colpevolizzare  nessuno, l’ attuale   ne la vecchia  amministrazione), ci  atteniamo  a  dati  di fatto,  alle  “ civili” proteste  dei commercianti  e  di chi ci abita  in una  zona  sicuramente   importante  e “strategica”, alla cronaca.

Il  Consigliere comunale  di   Fratelli  d’ Italia    Roberto  Quarta   non  ha mai  ( giustamente)  “ abbassato la guardia” sulla  vicenda,   portando  avanti praticamente  un’ interrogazione  che  è  stata  ulteriormente discussa  nel corso  di  un  “ veloce”    assise comunale che si è tenuta   questa  mattina  .

In  queste  ore,  lo stesso   Quarta  aveva invitato  i cittadini  e commercianti brindisini, le associazioni di categoria, a partecipare   in massa  al  Consiglio   Comunale .   Ma, al momento,  come  confermato tra  l’ altro  dal   Sindaco  Giuseppe     Marchionna, non ci sono soluzioni, bisogna  attendere .

Al  Consiglio   Comunale  “monotematico” sulla  pista ciclabile, oltre   all’ intervento  del   Consigliere  Roberto  Quarta, significativa  la  presenza  della   Confesercenti e del   Presidente Michele   Piccirillo, in rappresentanza  di tutti quei commercianti  ( la maggior  parte) contrari   alla realizzazione.

Già, perché  non si può  non tenere conto  del fatto, che  in Viale  Aldo Moro, sono presenti  diversi negozi, attività  commerciali, un edicolante,  che  stanno continuando  a subire  molti disagi  e problemi,  incidono  sulla  loro giornata  e vita quotidiana.

La vicenda sarà valutata ulteriormente in questi giorni dall’amministrazione comunale e approderà in consiglio comunale entro il prossimo 5 aprile, parallelamente  al piano di rilancio della Brindisi Multiservizi e al piano della sosta “ – ha  affermato    il Sindaco   Marchionna in risposta  alle richieste, all’ interrogazione  di   Roberto  Quarta.

Ricordiamo i  punti   centrali   su  cui   si basa  l’ interrogazione  , considerando   che  lo  scorso gennaio è stato revocato l’appalto alla ditta appaltatrice, per inadempienze contrattuali. Le domande poste  da Quarta vertono intorno alle azioni che l’ amministrazione comunale  intraprenderà per il recupero delle somme versate all’ex ditta appaltatrice (iniziando  dall’escussione della polizza fideiussoria) e  quindi  sull’ipotesi di danno erariale a carico del Comune, in caso di non ultimazione o di modifica del progetto . 

IL primo cittadino si è detto favorevole a progetti a sostegno della mobilità sostenibile, sollevando però un problema legato alla struttura urbana della città, caratterizzata da strade strette. Dal suo punto di vista vi è una contingenza    di pericolosità nel cordolo spigoloso previsto dall’attuale progetto di pista ciclabile da viale Palmiro Togliatti alla fine di viale Aldo Moro.

Insomma, bisogna  aspettare  ancora, tra  le  risposte  di   Marchionna  e   l’ intenzione  del  consigliere comunale  Roberto  Quarta  di andare avanti, coinvolgendo sempre  più  i commercianti  e la cittadinanza.

Già,  la comunità brindisina  ( che  è poi quella  che, maggiormente, come sempre, giudica   le situazioni,  quello fatto e non fatto, l’operato degli amministratori), tutti coloro  che  no  vogliono, non possono più  aspettare.