Sul territorio brindisino,il lavoro, invece di rappresentare, serenità, tranquillità, futuro, sta diventando sempre più un ” incubo”, un “colpo mortale” per famiglie e lavoratori. Un altro morto sul posto di lavoro, e tra l’ altro in una delle aziende più importanti e strategiche.
INACCETTABILE… davvero, come dice qualcuno, BASTA, e, a questo punto, le tante parole, da parte di tutti, non bastano più, e ci sarebbe da chiedersi molto sui ( pseudo ? ) controlli, su chi dovrebbe vigilare, sul ruolo dell’ imprenditore ( non sarebbe la prima volta , che un dipendente o lavoratore viene abbandonato, sotto ogni profilo, al proprio destino), su un rapporto tra azienda – realtà imprenditoriali – lavoratori che, anche e soprattutto, dovrebbe basarsi sulla sicurezza.
E’ urgente l’ istituzione di una sorta di TASK FORCE, con commissioni di inchiesta, che comprenda Regione Puglia, amministrazioni locali del territori, Spesal, le organizzazioni sindacali tutte,Confindustria, delegazioni di lavoratori, che devono, possono farsi sentire ulteriormente .
Basta “lavoratori al macello”, e , in questo drammatico scenario, ad esempio, sia l’ Amministrazione comunale di Brindisi di Centro Destra e sia la Provincia di Brindisi, si facessero promotori di urgenti iniziative ed anche interlocuzioni con le autorità e il governo nazionale .
Non si può morire di lavoro, quello mancante e quello pericoloso…