La società TERNA partecipata dallo stato italiano dopo aver respinto la realizzazione di un gruppo a gas nella centrale ENEL , si faccia carico dei costi e del mantenimento dei due gruppi di produzione a carbone, presenti nella centrale di Brindisi, rendendoli sempre efficienti ed operativi per i prossimi anni, consentendo  una sicurezza energetica nazionale e garantendo di fatto ed in maniera concreta i livelli occupazionali  presenti nel sito.

 Ad ulteriore sostegno dei livelli occupazionali dell’indotto, si avviino immediate procedure per la demolizione e la bonifica dei restanti due gruppi, con attività da assegnare a solo imprese e manodopera locale.

I Ministeri competenti ed enti preposti emanino leggi speciali che consentano a tutto il territorio provinciale, investito da questa pesantissima crisi nel settore energetico, chimico, farmaceutico di allungare i periodi di cassa integrazione e dei naspi a tutte le maestranze coinvolte.

Le istituzioni locali, il governo regionale, il governo nazionale e la politica hanno il dovere civico e morale di sostenere, integrare e rilanciare le sopracitate proposte avanzate dalla Cisal federenergia nell’incontro ministeriale del 5 marzo a Roma, 

 

SEGRETERIA GENERALE CISAL BRINDISI 

MASSIMO PAGLIARA