Brindisi Capitale della Cultura 2027, riflessioni di ITALIA VIVA BRINDISI
Se la proposta del Sindaco Marchionna di candidare la città di Brindisi a “ Capitale della Cultura 2027” fosse una cosa seria e non la “ solita boutade”, come spesso accade in politica, per sviare l’ attenzione da altri problemi o come propaganda in vista delle elezioni europee, sicuramente troverebbe in Italia Viva, un alleato leale ed in grado di dare un proprio contributo.
E’ indubbio che la città di Brindisi per la bellezza, per la sua posizione geografica, per le infrastrutture esistenti con il Porto come principale protagonista, per la sua storia, per le sue opere, rappresenta un luogo ideale per assurgere a Capitale della Cultura Italiana per il 2027.
Si tratta, tuttavia, di mettersi all’ opera nell’ immediato, per esaltare i punti di maggiore interesse e attrattiva, ma, anche iniziare a restituirle un aspetto generale degno di tale candidatura .
Affrontare e risolvere concretamente alcune delle problematiche che oggi affliggono la città e dalle quali non si può prescindere,costituisce la base di partenza se si vuole raggiungere l’ obiettivo.
Circolazione veicolare e viabilità,strade spesso dissestate,parcheggi selvaggi , , assenza di zone pedonali nel centro storico ed in quello commerciale, assenza di rotatorie, assenza di dissuasori di velocità, modalità e strumenti di conferimento e raccolta dei rifiuti urbani insufficienti ,decoro urbano e verde pubblico da valorizzare, sono tutte note dolenti che, oggi, ne farebbero più una città abbandonata a se stessa, che non una realtà in grado di competere per riconoscimenti adeguati alla sua storia e alle sue attrazioni .
Se da qui si intende partire, con serietà, allora ci auguriamo che tale proposta possa, se non altro, essere da stimolo e volano per il miglioramento dell’ intera città sin da subito .
ITALIA VIVA BRINDISI