A Bari è stata inaugurata una targa commemorativa dedicata a Melo da Bari a 1000 anni dalla sua morte.
Un doveroso contributo alla figura di Melo da Bari, un barese leggendario che, nella sua avventurosa vita ha ricoperto un ruolo politico e diplomatico di rilevante importanza per la Città.
Un doveroso contributo alla figura di Melo da Bari, un barese leggendario che, nella sua avventurosa vita ha ricoperto un ruolo politico e diplomatico di rilevante importanza per la Città.
Eugenio Di Sciascio, Vicesindaco del Comune di Bari, ha dichiarato «Melo da Bari è sicuramente una delle figure che ha caratterizzato il passaggio dalla dominazione Bizantina a quella Normanna e poi successiva. È giusto rendergli omaggio e ricordarlo, perché noi cittadini di Bari siamo comunque figli di una storia molto complessa, ricca di episodi e di particolari e siamo frutto di questa storia».
Ugo Patroni Griffi, Decano del corpo consolare di Puglia, Basilicata e Molise e Console della Svizzera, ha spiegato «La figura di Melo da Bari ha rappresentato l’indicazione di una città che si apriva al mondo. Nel Medioevo, c’era un’espressione invalsa, “Per tutto l’oro di Bari”, a dimostrazione di come la nostra fosse una città ricchissima e commerciale che viveva sul mare e verso il mare. Per questo, credo che sia un ottimo viatico ricordare le potenzialità della città che in questi anni stiamo riscoprendo anche nel suo affaccio a Mare».
Micaela Paparella, consigliera comunale delegata al patrimonio storico artistico e architettonico del Comune di Bari ha affermato «Vogliamo ringraziare a nome del Comune di Bari, il corpo consolare di Puglia, Basilicata e Molise e la Banca Popolare di Puglia e Basilicata, che ha sponsorizzato questa lodevole iniziativa. L’obiettivo è quello di ricordare che abbiamo una storia con delle radici davvero complesse e importanti. Tutti coloro che passeranno su questa strada centrale del murattiano, dello shopping, sapranno che Melo da Bari non è solamente un toponimo o il nome di una scuola presente nel quartiere Libertà, ma un concittadino eroico, un rivoluzionario».