Il progetto “Ri-connessioni” ha recentemente concluso la sua prima fase teorica segnando un importante traguardo nella lotta contro la povertà educativa nella provincia di Brindisi. Grazie all’iniziativa dell’Associazione culturale e artistica SMTM Aps, in collaborazione con enti locali e nazionali, questo ambizioso programma ha iniziato a lasciare un’impronta significativa, mirando a ridisegnare il panorama educativo per 150 giovani tra gli 11 e i 17 anni. 

“Ri-connessioni” è la proposta dell’Associazione culturale e artistica SMTM APS, in partneriato con il Comune di Brindisi, l’Istituto Comprensivo Cappuccini di Brindisi, il Consorzio Nazionale CGM, l’Ente di istruzione per l’artigianato e le PMI Ecipa e la cooperativa sociale Onlus Eridano. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea NextGenerationEU Pnrr M5C3 – Investimento 1.3 – Interventi socio-educativi strutturati per combattere la povertà educativa nel Mezzogiorno a sostegno del terzo settore. 

Al centro di questo innovativo progetto socio-educativo Maurizio Ciccolella, direttore artistico della “Scuola Talìa”, la cui guida e dedizione hanno catalizzato le energie di un team eterogeneo verso l’obiettivo comune di mitigare l’abbandono scolastico e ampliare le opportunità formative per i minori. Ciccolella non si è limitato al ruolo amministrativo; la sua partecipazione attiva come formatore ha rafforzato il legame tra gli enti coinvolti e i giovani partecipanti, dimostrando un impegno tangibile verso il successo del progetto. Durante la prima fase, sono stati organizzati laboratori frontali incentrati sulla didattica dell’audiovisivo. Attraverso lezioni di recitazione, studio del linguaggio filmico, scenografia e tecniche di ripresa e sceneggiatura, tenute da professionisti del settore, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di immergersi nel mondo del cinema. Questa esperienza ha arricchito la loro comprensione artistica e tecnica e gettato le basi per lo sviluppo di competenze STEAM, attraverso azioni educative aperte, accessibili e sperimentali per attivare una comunità educante.

«Abbiamo scelto di concludere la prima parte della formazione presso il MediaPorto di Brindisi – ha spiegato Maurizio Ciccolella – per offrire ai minori coinvolti l’opportunità di fare esperienze sul campo e conoscere le enormi potenzialità dell’infrastruttura culturale brindisina. In questa occasione abbiamo visitato la struttura con la guida del personale del Mediaporto, abbiamo visionato un film con una discussione critica dei temi e del linguaggio cinematografico e consegnato un attestato di partecipazione L’entusiasmo e la partecipazione attiva dei giovani coinvolti hanno superato ogni nostra aspettativa, dimostrando con forza la rilevanza e l’impatto che l’arte e la cultura hanno sui più giovani. Il cinema, con la sua capacità unica di raccontare storie, di evocare emozioni e di stimolare la riflessione, si è rivelato uno strumento straordinariamente efficace nel creare un ponte tra l’educazione formale e le esperienze di vita dei ragazzi. Questa arte, che è veicolo di profonde lezioni di vita, offre ai giovani una fuga dall’ordinario e una lente attraverso cui vedere e comprendere il mondo in modi nuovi e stimolanti. Attraverso il progetto, abbiamo visto come il cinema possa funzionare come una leva potente per il contrasto alla povertà educativa, aprendo gli occhi dei ragazzi su mondi che prima sembravano irraggiungibili. L’esperienza al MediaPorto ha rafforzato la mia convinzione che, investendo sulle competenze creative, possiamo non solo arricchire il loro percorso educativo, ma anche dotarli degli strumenti necessari per affrontare e trasformare in positivo la realtà che li circonda. L’approccio dei ragazzi e il successo delle attività svolte al MediaPorto di Brindisi ci ricordano che il cinema non è semplicemente intrattenimento: è una chiave per sbloccare il potenziale umano, una finestra aperta sul futuro. Continueremo a esplorare questa potente modalità espressiva come mezzo per ispirare, educare e, in ultima analisi, emancipare i giovani dalla povertà educativa che affrontano».

Il culmine di questa fase formativa sarà la realizzazione di un cortometraggio, frutto dell’impegno dei ragazzi partecipanti. Questa attività pratica non solo consente ai giovani di applicare concretamente quanto appreso, ma simboleggia anche il passaggio dal teorico al pratico, valorizzando le loro idee e la loro creatività. Ciccolella ha inoltre enfatizzato l’importanza di riconoscere e valorizzare il talento in ogni individuo, un principio cardine che guida il progetto “Ri-connessioni”. La sua visione si estende oltre l’apprendimento formale, abbracciando un approccio olistico all’educazione, che integra supporto psicologico e orientamento, attività svolte in parallelo da Ecipa ed Eridano per garantire un impatto comprensivo e duraturo sulla comunità. “Ri-connessioni” traccia una nuova rotta di metodo nell’educazione dei giovani a Brindisi. Il progetto intende combattere la povertà educativa e aspira a instillare nei partecipanti una passione per l’apprendimento, che superi i confini della tradizionale istruzione, facendo leva sulla potente narrativa e sull’immediatezza emotiva del cinema come strumento di crescita personale e collettiva.

Oltre al laboratorio di cinema, i minori possono ricevere accompagnamenti personalizzati anche per lo studio, approfondire le professioni audio-video tech e frequentare laboratori di rinforzo delle competenze STEM. Sono inoltre disponibili uno sportello psicologico e azioni di supporto alla comunità educante. Il progetto prevede una durata biennale, la partecipazione è gratuita. Per informazioni è possibile scrivere a riconnessioniprogetto@gmail.com.