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Emergenza sanitaria a Brindisi in vista del Vertice G7: urgente richiesta di adeguamento del personale sanitario

In occasione del prossimo vertice dei G7, che vedrà Brindisi ospitare delegazioni dai maggiori paesi del mondo, la CGIL di Brindisi solleva un urgente allarme sanitario che richiede immediata attenzione e intervento. Nonostante i massicci investimenti infrastrutturali realizzati in vista dell’evento, la crisi del sistema sanitario locale è stata colpevolmente trascurata.

Da anni, il settore sanitario di Brindisi è segnato da gravi criticità strutturali e da carenza di personale, una situazione che rischia ora di diventare insostenibile con l’arrivo di migliaia di partecipanti al vertice, unitamente all’afflusso dei turisti estivi. Le previsioni parlano chiaro: il nostro sistema sanitario, già in affanno, non potrà sostenere l’ulteriore pressione senza un intervento immediato.

Il nostro appello è diretto alla Regione Puglia e all’ASL BR: è fondamentale autorizzare senza ulteriori ritardi un piano di assunzioni che rappresentano il minimo indispensabile per mantenere i servizi di base necessari ad assicurare i LEA. Più di 100 infermieri non hanno certezze per il loro futuro lavorativo, e le ferie del personale rimanente saranno bloccate per far fronte all’emergenza. Nonostante ciò, non sono state ancora avviate le procedure di stabilizzazione di tutti i dipendenti interessati. 

E su questo punto si è già espressa in modo chiaro la Funzione Pubblica CGIL di Brindisi che ha sempre segnalato e stigmatizzato la carenza degli organici. Chiediamo, quindi, che i piani assunzionali, già autorizzati ma mai implementati, diventino attuativi immediatamente, partendo da Brindisi. È impensabile che, mentre si spendono milioni per miglioramenti infrastrutturali, il settore più critico per il benessere dei cittadini e dei visitatori venga trascurato. 

La Regione Puglia e l’ASL devono garantire che le assunzioni necessarie vengano effettuate per colmare il preesistente deficit di personale e prevenire il collasso dei servizi durante il periodo critico del G7 e della stagione estiva. Questo non è solo un atto dovuto, ma una necessità impellente per garantire la sicurezza e la salute di tutti.

Mentre Brindisi si prepara a essere sul palcoscenico mondiale, non possiamo permettere che la nostra capacità di garantire servizi sanitari essenziali sia compromessa. È ora che la Regione Puglia e l’ASL prendano decisioni rapide ed efficaci per affrontare questa crisi. La salute dei nostri cittadini e dei nostri ospiti non può e non deve essere messa a rischio. E la Sanità è il “biglietto da visita” sul quale si misurerà la buona riuscita dell’evento a cui non possiamo permetterci di arrivare impreparati pur sapendolo. Chiediamo un intervento urgente e adeguato per Brindisi, ora più che mai.

E’ giunto il momento di fare definitivamente chiarezza: la ASL di Brindisi è da anni penalizzata in termini di numero di posti letto (il più basso della Puglia in termini percentuali); rispetto all’edilizia sanitaria (ovunque si sono costruiti o sono in costruzione nuovi ospedali tranne che nella nostra provincia); insufficienti sono gli investimenti infrastrutturali e tecnologici; ogni anno cala vertiginosamente il numero di personale in servizio. 

Pertanto, Vi invitiamo a non mettere in campo ulteriori alchimie burocratiche per non assumere e soprattutto per espellere il personale in servizio che ha garantito con estremo sacrificio i LEA: si stabilizzino subito tutti i precari aventi diritto, altrimenti diremo noi a tutto il mondo, i giorni del G7, che si vuole penalizzare ulteriormente il Servizio Sanitario Pubblico della provincia di Brindisi.

 

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