Brindisi, Stellato: “Su crisi polo industriale Ministro Urso convochi tavolo istituzionale”.
“L’area industriale di Brindisi va incontro a preoccupanti prospettive di ridimensionamento.
Per un territorio che negli anni ha già pagato prezzi pesanti in termini di deindustrializzazione e di perdita di posti di lavoro, oggi si affacciano ulteriori segnali allarmanti. Tra questi, la crisi di importanti di player energetici come Enel (centrale a carbone Federico II), EuroApi ex Sanofi (società farmaceutica) e Lyondellbasell”.
Lo dichiara Massimiliano Stellato, consigliere regionale, candidato alle elezioni europee nella lista Stati Uniti d’Europa.
“La città – prosegue Stellato – vive così una situazione singolare.
Potrebbe essere un innovativo polo nazionale della transizione energetica e industriale, visto il grande rilievo che si pone sui temi della decarbonizzazione. Invece rischia di essere travolta da una nuova, devastante, crisi.
A ciò, si aggiunga, che il contratto di acquisto del propilene di Lyondell a Brindisi con Eni-Versalis pare sia prorogato per un solo anno, forse due, con possibili ripercussioni negative sulla società Versalis, che per Eni si occupa di chimica.
Riguardo a Versalis, da alcune recenti dichiarazioni, emerge che gli aumenti dei costi di esercizio – attribuiti sia agli alti costi dell’energia che a quelli di lavorazione della materia prima – generano condizioni economiche che non consentono di competere nei mercati internazionali. E il cracking rappresenta lo snodo attorno al quale ruota il sistema industriale del petrolchimico.
A fronte di questa situazione, non si può più indugiare.
Serve a breve – é la richiesta che Stellato avanza al ministro delle Imprese, attraverso gli organismi nazionali di Italia Viva – un tavolo istituzionale che metta insieme le parti e approfondisca le criticità industriali dell’area di Brindisi, a partire da un settore così strategico come quello della chimica. Non si può assistere, inattivi, al ridimensionamento di quanto rimane in quest’area.
Occorre trovare la strategia migliore e i progetti più appropriati, con l’impulso del Governo, per dare risposte concrete ai lavoratori, ai cittadini e alle imprese dell’indotto di Brindisi”.