Abbiamo apprezzato l’invito rivolto dal Presidente Emiliano ai Sindacati ed il clima propositivo dell’incontro che si è tenuto nella giornata di ieri [martedì 28 maggio] in Regione. Siamo il Sindacato delle Persone e valutiamo positivamente ogni apertura di dialogo che le Istituzioni rivolgono ai rappresentanti del mondo del lavoro, specialmente in una fase molto delicata come quella che sta vivendo il nostro territorio di Brindisi ed il suo Sistema Industriale che rischia di perdere la sua tenuta a causa delle molteplici vertenze in corso.

Tuttavia conosciamo bene la distanza che esiste fra le parole – giuste, necessarie, apprezzabili – ed i «fatti concreti» che sono fondamentali, vitali ed urgenti per migliaia di lavoratori brindisini, in modo prioritario per i lavoratori del settore industriale interessati dalle più impellenti vertenze in corso. 

Serve agire subito, non solo a parole, per evitare che in migliaia si ritrovino senza un lavoro, senza salario, senza possibilità di sostentamento per la propria famiglia. Le «azioni» che servono al territorio di Brindisi, nello stato in cui versa la città ed il circondario, devono essere molto concrete in quanto già molto tempo e molte parole sono state perse nel vuoto senza che nulla sia cambiato per il nostro territorio.

Non siamo sfiduciati del ruolo che la Regione – ed ogni altro Ente Locale chiamato a confrontarsi con il fenomeno “Brindisi” – possa avere. Chiediamo – anzi, pretendiamo – che ogni azione e misura ipotizzata dalle Istituzioni possa essere realmente messa in campo in tempo brevissimo. Non è un nostro capriccio: le lettere di licenziamento o cassa integrazione sono già sul tavolo degli Amministratori Delegati o, in alcuni casi, già state recapitate ai lavoratori interessati. Il tempo non sta scadendo: è già finito.

Considerata l’apertura offerta con l’incontro di ieri al mondo sindacale aspettiamo il Presidente Emiliano accanto a noi nella Manifestazione convocata a Brindisi il prossimo venerdì [31 maggio] proprio con lo scopo di sensibilizzare Istituzioni ed opinione pubblica sui gravi rischi che corrono i lavoratori del settore industriale brindisino e di converso tutta la città ed il territorio. Migliaia di posti di lavoro in meno significano centinaia di migliaia di euro in meno in circolo per l’intera economica del territorio oltre a gravi difficoltà a sostenere il costo della vita per altrettante famiglie. 

È la dignità dei lavoratori e di un intero territorio quella ad essere in gioco in queste settimane e le parole, le buone intenzioni, il galateo istituzionale apprezzabile ed apprezzato dai Sindacati, da soli non bastano. Servono fatti. Bene il Tavolo di Sviluppo (e non di Crisi!) per Brindisi proposto da Regione Puglia ma lo si convochi subito e lo si doti di risorse, misure e cronoprogrammi chiari.

Serve reale vicinanza a Brindisi e non solo durante lo storico evento del G7. Confidiamo che il Summit mondiale delle prossime settimane che si celebrerà in Terra di Brindisi possa essere un autentico punto di svolta per l’attenzione che la politica nazionale, regionale e locale ha il dovere di dedicare a questo territorio.

Il Coordinatore provinciale UIL Brindisi
Fabrizio Caliolo