La nostra provincia è testimone di una crisi economica profonda e multidimensionale che colpisce trasversalmente vari settori chiave dell’economia locale. I media quantificano in circa 7 mila i posti di lavoro a rischio. La crisi viene da lontano ma oggi esplode su più fronti contemporaneamente. Il settore chimico, un tempo trainante della nostra economia, è oggi in grande sofferenza con impianti come Basell e il polo di Euroapi che rischiano la chiusura. E potrebbe innescarsi un effetto “cascata” che getta ombre anche sul futuro del petrolchimico. L’industria energetica è in tumulto, con Enel impegnata in un complicato processo di decarbonizzazione che mette a rischio centinaia di posti di lavoro. Il sistema degli appalti è il primo a subire le ripercussioni maggiori con pesanti ripercussioni già sotto gli occhi di tutti. A questo fa da contraltare la totale mancanza di investimenti, progetti e iniziative per superare la fase di transizione e la totale assenza del governo. Allo stesso modo, settori storici come il metalmeccanico e l’aeronautico continuano a soffrire, aggravando ulteriormente la situazione occupazionale a Brindisi. La ricerca e settori dell’economia della conoscenza sono totalmente trascurati, il sistema sanitario è – nonostante gli sforzi per recuperare – ancora inadeguato. E c’è anche il fronte delle società partecipate che annaspano. Il precariato continua a crescere così come la povertà assoluta e quella relativa. Siamo nel pieno di uno tsunami industriale, ma anche sociale e demografico, con uno spopolamento sempre più spinto dei nostri territori.
Parallelamente, la sicurezza sul lavoro rimane un problema grave e persistente. Siamo di fronte ad una autentica “mattanza”. Solo negli ultimi due mesi, la nostra comunità ha dovuto piangere la perdita di tre lavoratori in incidenti tragici e evitabili. L’ultimo di questi incidenti ha visto un operaio perdere la vita in maniera orrenda, con un braccio tranciato dai macchinari presso lo zuccherificio locale. Questo evento è seguito alla morte di un altro lavoratore, caduto da un’altezza di dieci metri solo una settimana prima, e a quella di un altro ancora, schiacciato fatalmente in un incidente avvenuto meno di due settimane prima del secondo. Questi incidenti non solo esigono maggiori controlli ed una maggiore sensibilità delle nostre industrie, ma anche misure di sicurezza adeguate.
Di fronte a questa situazione critica, la CGIL ha proposto un referendum su quattro questioni vitali che mirano a migliorare la condizione lavorativa e di sicurezza dei lavoratori italiani. Tra le misure proposte, si punta a garantire il diritto alla reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, a rafforzare le tutele contro i licenziamenti ingiustificati soprattutto nelle piccole imprese, a combattere la precarietà dei contratti di lavoro limitando l’uso dei contratti a termine, e infine a rendere più sicuro il lavoro nel sistema degli appalti, abolendo le norme che escludono la responsabilità solidale delle aziende committenti in caso di infortuni o malattie professionali.
Ora più che mai, è essenziale che la comunità di Brindisi si unisca e risponda con determinazione. Invitiamo tutti i cittadini, i lavoratori, le associazioni, la società civile e i partiti politici a partecipare alla grande mobilitazione che si terrà mercoledì 16 maggio, alle ore 18, in Piazza della Vittoria. Questo è un momento cruciale per dimostrare il nostro impegno collettivo a sollecitare il governo a intraprendere azioni concrete e immediate per risolvere le crisi che affliggono il nostro territorio.
La CGIL di Brindisi è in prima linea per difendere e promuovere i diritti dei lavoratori e per stimolare una risposta efficace alle sfide che ci troviamo davanti. Uniamoci per cambiare il corso degli eventi e garantire un futuro migliore per tutti i brindisini. Uniamoci per chiamare in causa il governo da tempo assente in questo territorio: servono risposte urgenti ai brindisini, servono investimenti e nuove opportunità di sviluppo come la Cgil chiede da tempo attraverso tante proposte.
«Per Brindisi, per i nostri lavoratori e per il lavoro uniamo le forze e agiamo ora».
Antonio Macchia
Segretario Generale
Cgil Brindisi