BRINDISI.Macchia: «Polemica sui murales, la pace sia al centro del dibatto del G7»
Sì alla pace, no alla guerra e al riarmo. In occasione del G7, che dovrebbe essere un momento di incontro e dialogo internazionale, è fondamentale promuovere un messaggio di pace e cooperazione. Brindisi è da sempre una città di pace e accoglienza, e le immagini raffiguranti i militari del Reggimento San Marco con le armi spianate, apposte sui capannoni ex Saca che si affacciano su via Provinciale San Vito, non sono in linea con questi valori.
I nostri militari sono motivo di orgoglio per il loro impegno nelle missioni di peacekeeping e nei numerosi interventi umanitari. Sarebbe stato più appropriato e rappresentativo della nostra identità raffigurarli durante una missione di pace, evidenziando il loro ruolo di pacificatori e di supporto alle popolazioni in difficoltà. Mostrare immagini di guerra e di armamenti in un momento così delicato è non solo inopportuno, ma anche in contrasto con l’immagine che Brindisi vuole e deve dare al mondo.
L’attuale gigantografia, pur rispettando l’importanza del lavoro svolto dai nostri militari, risulta di dubbio gusto e non rispecchia l’anima pacifica e accogliente della nostra città. Brindisi merita un’immagine che promuova la pace e l’unità, in armonia con i valori che ci contraddistinguono. Un’immagine di militari impegnati in operazioni di supporto umanitario sarebbe stata non solo più adeguata, ma avrebbe anche rafforzato il messaggio di speranza e solidarietà che vogliamo trasmettere ai leader mondiali e ai cittadini di tutto il mondo.
Pertanto, suggeriamo di rivedere questa scelta. Rappresentare i nostri militari in azioni umanitarie e di pace sarebbe un segnale forte e chiaro del nostro impegno per un futuro senza conflitti, ribadendo il ruolo di Brindisi come porto di pace e accoglienza.