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crisi COMUNE DI BRINDISI intervento di ROBERTO QUARTA

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Nel contesto politico, essere dalla parte giusta spesso implica una sfida radicale allo status quo. Chi si pone come minaccia per il sistema dominante attira inevitabilmente l’ostilità di vari gruppi che, sebbene spesso divisi da interessi e visioni contrastanti, si coalizzano temporaneamente per affrontare un nemico comune. Questa alleanza contro natura si basa su un mix di opportunismo e paura del cambiamento che l’attore emergente rappresenta.

Quando un politico o un movimento è percepito come una forza dirompente, capace di mettere in discussione privilegi e poteri consolidati, suscita un’inusuale convergenza di oppositori. È un fenomeno ben noto: individui e fazioni che normalmente si combattono tra loro si uniscono temporaneamente, guidati dall’obbiettivo superiore di preservare il sistema a loro vantaggio. Questa coalizione eterogenea è spesso fragile, tenuta insieme unicamente dalla minaccia comune.

Tuttavia, se la figura emergente riesce a far credere di non essere più una minaccia, la coalizione inizia a sgretolarsi. La mancanza di un nemico esterno riduce la coesione tra i membri del gruppo e le differenze latenti e le rivalità emergono in superficie. Senza il collante dell’opposizione comune, i legami deboli tra i componenti si spezzano. L’opportunismo e l’avidità, che li avevano temporaneamente uniti, si rivelano per quello che sono: motivazioni egoistiche e divisive.

In questa dinamica si svela una verità fondamentale: la loro unità non era basata su principi condivisi o su una visione comune, ma su un interesse contingente. Quando la minaccia percepita si riduce, i veri motivi delle alleanze emergono, mostrando come l’opportunismo prevalga spesso sugli ideali.

Questo scenario è una dimostrazione di come il potere politico sia spesso sostenuto da alleanze instabili, pronte a disgregarsi non appena le circostanze cambiano. La verità sulla natura di tali alleanze può venire a galla solo quando la pressione esterna viene meno, rivelando la fragilità e l’ipocrisia delle relazioni di potere.

Questo è quanto sta accadendo in questi giorni.
Apprendere dalla stampa che si chiede al Sindaco un azzeramento della Giunta con capofila Fratelli d’Italia, non fa che confermare quanto da tempo il sottoscritto ha sempre sostenuto.

Dopo appena un anno di Amministrazione può essere accettabile una richiesta di verifica su quanto fatto e su cosa si vorrebbe fare.
Punti programmatici, obbiettivi da perseguire per il bene comune, non cambi di guardia per occupare una posizione seppur ben retribuita…
Questa città ha bisogno di amministratori seri, responsabili,  soprattutto coraggiosi.

Sono certo che il Sindaco troverà la soluzione a questa crisi.
Fossi al suo posto non avrei un attimo di esitazione, azzeramento della Giunta e nomina di tecnici seri e preparati per ogni settore.
D’altronde ci si candida a consigliere comunale e non a ricoprire la carica di Assessore !

 

Roberto Quarta
Consigliere comunale di MAGGIORANZA


Gen.le Lettore.

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