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Uil Brindisi:Proteste a Costa Morena frutto della esasperazione. Occorre essere duri con chi abbandona Brindisi

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L’ESPASPERAZIONE DEI LAVORATORI BLOCCA I CANCELLI A COSTA MORENA. URGENTE UNA PRESA DI POSIZIONE DURA CONTRO LE AZIENDE CHE ABBANDONANO BRINDISI SENZA PROGETTI, A PARTIRE DA ENEL.
«È IL MOMENTO DI COLMARE QUESTO VUOTO ISTITUZIONALE»

La manifestazione dei lavoratori di questa mattina a Costa Morena con il blocco dei cancelli di ingresso è un segno forte, deciso, inevitabile da parte di tanti lavoratori brindisini che fra pochi giorni saranno a casa non già per godere di un periodo di ferie ma perché «collocati a riposo definitivo», licenziati dalla propria azienda, la SIR. Una azione di protesta importante alla quale sono stati presenti, fra gli altri, il Segr. regionale UIL con delega all’Industria Andrea Toma, il Coordinatore provinciale della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo, il Segr. regionale UIL Trasporti Mino Greco ed il Segr. Territoriale della UIL Trasporti Mario Greco.

Il Sindacato segue da tempo le vicende e le preoccupazioni che tale vertenza ha provocato nelle tante famiglie coinvolte in modo diretto e nelle centinaia legate all’indotto. Con SIR è in corso un dialogo istituzionale e sindacale ma le risposte concrete tardano ad arrivare. Da qui un gesto forte da parte dei lavoratori esasperati.

L’Azienda SIR ha le sue responsabilità e le si sta richiamando con attenzione e forza. Tuttavia non possiamo dimenticare come la situazione del comparto industriale a Brindisi sia grave e preoccupante ben oltre la sola azienda SIR. Lo denunciamo da tempo – da mesi! – ma le nostre sembrano voci nel deserto istituzionale, grida d’allarme derubricate a proteste di facciata, tanto che una delle Aziende protagoniste dell’Industria brindisina, Enel, tra l’altro legata a doppio filo con le vicende che hanno portato al licenziamento dei lavoratori SIR, continua ad ignorare deliberatamente le sollecitazioni che giornalmente, da mesi, i Sindacati ed i lavoratori pretendono. 

Per il Sindacato l’importante crisi che stringe in una morsa Brindisi trova origine nell’atteggiamento inaccettabile di Enel, imitato a ruota da tutta una serie di Aziende e Gruppi. Se Enel, che di Brindisi e della sua zona industriale per decenni ha fatto buono e cattivo tempo, può abbandonare il territorio senza proporre progettualità significative – anzi umiliandolo con progettualità monche e senza respiro – c’è da aspettarsi che allo stesso modo agiranno altri gruppi con conseguenze disastrose facilmente immaginabili.

Il Sindacato prosegue ad oltranza il suo impegno per i lavoratori SIR ed al contempo sollecita con forza ed urgenza ai rappresenti istituzionali locali, regionali e nazionali una presa di posizione netta ed inequivoca verso Enel. Le vertenze industriali sono molte ed altre ne arriveranno a breve: se si perde in partenza la battaglia con Enel di giornate come oggi se ne vivranno sempre più: è l’esasperazione sociale che il Sindacato ha ricordato a Prefetto e Ministro nell’incontro vissuto in settimana. 

«È da mesi – ha dichiarato il Coordinatore provinciale della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo – che assistiamo ad una schizofrenia istituzionale sul tema della Transizione Energetica, con attese e risposte che tardano ad arrivare. In questo vuoto istituzionale le Aziende governano il processo autonomamente dismettendo interi settori produttivi. È il momento di colmare questo vuoto istituzionale che sta circondando pericolosamente Brindisi ed i brindisini con danni a breve e medio periodo incalcolabili».

 

il Coordinatore provinciale UIL Brindisi

Fabrizio Caliolo


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