Dopo quasi due mesi in cui la città di Brindisi ha vissuto una fase di incredibile stallo a seguito di un’irresponsabile crisi al buio a causa dei dissidi intestini alla maggioranza ed in attesa dei comodi di Fratelli d’Italia, il varo della nuova giunta Marchionna appare decisamente deludente: la classica montagna che partorisce il topolino.

Proprio la delegazione del partito della premier non appare garantire quella discontinuità con il passato pubblicamente auspicata da tutti e apparentemente anche dal Sindaco.

È evidente che la conferma di un assessorato ad Antonio Pisanelli, con una contrazione drastica della rilevanza delle deleghe a lui affidate, comprova la sostanziale mancanza di fiducia denunciata dalla sua stessa maggioranza. 

Oltretutto è sospetta la disfunzionalità dell’accozzaglia di deleghe assegnate alla vicesindaco Giuliana Tedesco: cui prodest?

Non è comprensibile, infatti, la necessità di incardinare la delega dell’impiantistica sportiva nell’assessorato che gestisce l’urbanistica e l’assetto del territorio anziché accorparla, più coerentemente, alle deleghe allo sport o, al massimo, ai lavori pubblici. Questa scelta, priva di apparente logica, rischia di creare inefficienze, gravi ingerenze, conflitti e duplicazioni nella gestione delle strutture sportive della città.

E come spiegare la ragione che ha portato alla necessità di separare il turismo dal marketing territoriale? Se il marketing territoriale è definito come “il mix di strategie e attività finalizzate alla promozione di una specifica area geografica”, scindere queste due deleghe sarà controproducente e priverà l’azione amministrativa di una visione integrata e strategica per lo sviluppo del territorio brindisino. 

D’altronde con le sfide della candidatura di Brindisi a Capitale Italiana della cultura 2027 e il recente riconoscimento della Via Appia a patrimonio dell’umanità Unesco ci saremmo aspettati che turismo, marketing territoriale e cultura, anziché diventare prebende per questo o quell’esponente di partito, fossero appannaggio del Sindaco al fine di garantire una visione unitaria e coerente nonché istituzionale nella promozione della nostra città e del nostro patrimonio.

Con questa giunta, auguriamo buona fortuna a Brindisi, anche se è facile profezia che le evidenti criticità, palesate in oltre un anno di amministrazione e nel processo di formazione del nuovo esecutivo cittadino, non potranno non aver ripercussioni negative sull’andamento amministrativo dei prossimi mesi.

 

Partito Democratico di Brindisi