Centinaia e centinaia di ulivi monumentali sono stati distrutti nel Parco degli Ulivi monumentali di Serranova, ma non da incendi o altri eventi naturali, ma eradicati dall’azienda proprietaria del Castello di Serranova che gestisce questo enorme campo, a colpi di pala meccanica, lasciando un terreno arido desertificato al posto del bosco di ulivi ammirato da fotografi e turisti di passaggio da tutto il mondo.

L’eradicazione è iniziata il 24 giugno e va avanti ancori in questi giorni per l’enorme numero di piante abbattute. Gli ulivi presentavano rami disseccati, ma in gran parte erano ancora verdi, come dimostrano le foto. Le piante, spaccate dalle ruspe, vengono poi ridotti in “cippato”, poco più grandi dei pellet da stufa, caricato su nave e venduto a pochi euro al quintale a cementifici e inceneritori come biomassa da bruciare per produrre energia.

Il campo si trova oltre il passaggio a livello di Serranova all’interno della Riserva di Torre Guaceto, Riserva Naturale dello Stato, nella Zona D1, con una superficie di 161.8 ettari costituita dall’habitat uliveto con esemplari secolari, dove i cartelli avvisano addirittura del divieto di raccolta fiori. 

Inoltre gli ulivi di Serranova sono protetti dal Project Life+ Nature and Biodiversity “CENT.OLI.MED” (LIFE 07 NAT/IT/000450) della Comunità Europea.

La legge quadro sulle aree protette n. 394/1991 indica le misure di salvaguardia e disciplina l’esercizio delle attività consentite entro il territorio del parco. Secondo il titolo II art. 12 La tutela dei valori naturali ed ambientali nonché storici, culturali, antropologici tradizionali è affidata all’Ente parco. E l’art. 13 impone che Il rilascio di concessioni o autorizzazioni relative ad interventi, impianti ed opere all’interno del parco è sottoposto al preventivo nulla osta dell’Ente parco. L’azienda Vallone, a detta dell’Ente Parco, non ha chiesto nessun nulla osta.  

L’azienda si è giustificata con l’art. 8 ter Legge n. 44 del 21/05/2019 che consente l’espianto e il reimpianto di ulivi in deroga ad ogni disposizione vigente anche in materia vincolistica, ma che di fatto non esonera l’azienda dal nulla osta dell’Ente Parco.

Perciò tali abbattimenti sono illegittimi.

Chiediamo all’ Ente Parco, al WWF, ai Comuni di Carovigno e Brindisi componenti il Consiglio dell’Ente Parco, alla Regione, alla Sovraintendenza Belle Arti di fermare immediatamente tale ecocidio.

Il Comitato invita tutti i rappresentanti politici, associazioni e liberi cittadini venerdì 26 luglio, ore 18.00 presso il centro visite di Serranova per una Camminata per gli Ulivi fino al campo desertico eradicato, circa 750 metri.

Salviamo il Parco degli Ulivi Monumentali di Serranova.

Angelo Gagliani

Cosimo Quaranta

Comitato Liberi Cittadini