LACORTE (CISL FP): SI VERIFICHI LA REALE FRUIBILITÀ DEL NUMERO UNICO PER LE EMERGENZE
Con una nota indirizzata al Prefetto di Brindisi, al Direttore generale della ASL/BR ed ai Sindaci del territorio, Giuseppe Lacorte, Segretario territoriale Cisl Fp richiede un autorevole intervento istituzionale riguardo alla reale fruibilità da parte dei cittadini del numero unico per le emergenze.
Scrive Lacorte: “Non fa più notizia affermare che la sanità brindisina si regge sugli sforzi del personale dirigente e del Comparto, che persevera nella missione nonostante le enormi difficoltà vissute. Quello che invece fa notizia tanto da indignare il cittadino, è che il Servizio di Emergenza Urgenza 118, uno dei fiori all’occhiello della ASL BR, è minato da decisioni calate dall’alto. L’ultima quella del numero unico per le emergenze (NUE) della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, dei Vigili del Fuoco e del Soccorso sanitario, previsto dall’Unione Europea con la direttiva 91/396/Cee e giudicato un flop a furore di popolo, o almeno da quelli che hanno compreso bene che adesso le richieste di ogni tipo di emergenza, vengono prese in carico dal 112, che le processa e le smista. Questo nuovo modus operandi, volto al filtrare le chiamate, in alcune circostanze sembrerebbe ritardare gli eventi del Servizio 118 in modo significativo ed è risaputo che a volte anche un minuto può fare la differenza tra vivere e morire.”
La preoccupazione di chi opera nel mondo del soccorso cresce con il passare delle ore, prosegue il Segretario della Cisl FP perché“le dilatazioni nei tempi di risposta, che va ribadito non sono imputabili agli operatori del 118, non solo mettono a rischio i cittadini, ma anche gli stessi operatori sanitari, veri e propri frontalieri di sfoghi di violenza. Stando agli episodi raccontati dagli operatori e soprattutto dalla testimonianza diretta di alcuni sfortunati cittadini, alcuni eventi avrebbero registrato ritardi finanche nell’ordine di alcune decine di minuti, quello che non è mai accaduto quando il 118 gestiva in autonomia le chiamate di soccorso.”
Urge, quindi, una valutazione/comparazione tra la chiamata d’emergenza e i tempi di intervento dei mezzi di soccorso sanitari ed “ancora di più aiuterebbe confrontare le telefonate gestite direttamente dal numero 118 con quelle del numero unico, perché qualora dovessero confermarsi sperequazioni nella tempistica, nulla vieterebbe il ritorno al funzionamento parallelo dei due numeri, perché non vi è norma europea, nazionale, regionale che obblighi a sopprimere i vecchi numeri.”
Conclude Giuseppe Lacorte: “Nella sanità nessuna nuova organizzazione e/o burocrazia, dovrebbe allontanare l’intento di salvare più vite umane possibili e pertanto, chiediamo di voler predisporre controlli in tal senso e nel caso, di fare ritorno rapido e per tempo, alle regolari procedure.”