San Raffaele, Amati: “Assurdo. Il TAR Lecce autorizza gestione del Centro di Ceglie Messapica con medici privi di titoli. Segnalazione al Consiglio della giustizia amministrativa”
Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati.
“Un’assurdità logica oltre che giuridica, con profonde ripercussioni sulla salute dei pugliesi. Poco fa, il Presidente del TAR Lecce Antonio Pasca, ha sospeso sino al 4 settembre prossimo una sacrosanta delibera della ASL di Brindisi, con la quale si estrometteva la Fondazione San Raffaele dalla gestione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, poiché i medici in servizio non posseggono i requisiti professionali per curare le persone bisognose di riabilitazione intensiva.
Non penso che il Presidente Pasca avrebbe fatto la stessa cosa se ad aver bisogno di cura fosse stato un suo parente.
Lunedì segnalerò il caso al Consiglio di presidenza della Giustizia Amministrativa.
Dopo aver appreso l’insufficienza di tutti i requisiti clinico-organizzativi, cosa avrebbero dovuto fare, secondo il Presidente del Tar, la Regione e la ASL? Fare un applauso? Attendere l’udienza del 4 settembre? E nel frattempo magari pregare il buon Dio per tenere i pazienti indenni dalla malattia o magari dalla morte?
La giustizia e la sua amministrazione sono materie difficili e perciò sempre soggette a critiche, non c’è dubbio, ma questa difficoltà non può superare la soglia dell’abnormità.
Nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, struttura pubblica, di proprietà della ASL Brindisi, ma condotta da un privato in sperimentazione gestionale assegnata illegittimamente, non si può nemmeno pensare che un Tribunale autorizzi la continuità dell’attività, inibendo alla ASL d’intervenire, con una dotazione di medici privi dei titoli e delle specializzazioni appropriati. Se in un TAR non vi può essere un Presidente privo della laurea in giurisprudenza, com’è possibile che in un ospedale possano esserci medici privi del diploma di specializzazione nella disciplina specifica richiesta dalla legge?
Sono perplesso per tante assurdità. E se pure non riesco ad accedere a pur facili retroscenismi, mi chiedo: dovesse succedere qualcosa sino al 4 settembre, chi risponderà delle cure inappropriate ai pazienti? Il TAR di Lecce?
Ho chiesto pertanto all’avvocatura regionale di chiedere la revoca del decreto emesso oggi dal Presidente Pasca, sperando che la vicenda venga trattata con equilibrio e senza tentazioni di affermazione orgogliosa e vendicativa del proprio operato, perché qui è in ballo la salute”./comunicato