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“Degrado della Cripta di Santa Lucia: La denuncia di una coppia di professionisti locali alla Curia di Brindisi”

Riceviamo  e pubblichiamo una lettera  inviata  da una coppia di professionisti ( Teodora Rescio  Docente brindisina  e il marito Architetto Marco Bellini, di Padova) a Don Mimmo Roma dell’ Arcidiocesi Brindisi –Ostuni,  all’ Ufficio Diocesano Patrimonio Artistico, alla Curia Arcivescovile, sulla situazione della Cripta  di Santa Lucia, una delle chiese  “ storiche” della città di Brindisi  e del territorio.

 Facciamo seguito al colloquio di alcuni giorni fa presso il suo ufficio in cattedrale  per segnalarle in cui abbiamo segnalato che durante la visita alla Cripta di Santa Lucia, con una guida dell’associazione Le Colonne, abbiamo trovato la cripta in uno stato penoso sembrava di entrare in una vecchia cantina abbandonata e chiusa da decenni.

Gli affreschi sono molto deteriorati, l’ambiente è insalubre con finestre chiuse e pavimenti completamente ricoperti da tappeti fradici, osservando i dipinti da vicino appaiono chiaramente i danni provocati dalla forte umidità e dalle muffe . vogliamo segnalare il degrado di questo gioiello del patrimonio artistico brindisino finalmente visitabile con queste encomiabili iniziative da voi promosse.

Auspichiamo che la cripta sia gestita non solo dal parroco di Santa Lucia ma dalla Curia di concerto con la Sovraintedenza del Salento per salvaguardare il bene artistico di grande valore al pari della Cripta di San Biagio.

Pensiamo che semplici e mirati interventi tesi a controllare il microclima della cripta siano urgenti per limitarne il degrado in attesa di un doveroso intervento di restauro e valorizzazione

                                                                                              Teodora Rescio (Docente))

                                                                                              Marco Bellini (Architetto)

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