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BRINDISI.Cobas: Pressing sul Governo per il futuro di Brindisi, tra decarbonizzazione e investimenti alternativi

Il Sindacato Cobas partecipa domani, 20 Settembre 2024,  all’incontro alla  Prefettura di Brindisi per il tavolo sulla decarbonizzazione della Centrale Enel di Cerano e sui possibili investimenti occupazionali alternativi con la presentazione di 12 possibili progetti, per ora solo sulla carta.

Il Sindacato Cobas nella  riunione del 13 Settembre scorso  presso il comitato regionale sulla occupazione , guidata da Leo Caroli, ha anticipato alla riunione  3 precisazioni sull’incontro del 20 settembre alla presenza del Ministro Urso.

1)L’Enel deve immediatamente smantellare la centrale Enel di lavoro e ripristinare i luoghi così come li ha trovati. Solo così potremo aspettare un po’ più tranquilli gli investimenti alternativi promessi.

2)E’ necessario intanto un ammortizzatore sociale come quello sostenuto per i lavoratori dell’Ilva di Taranto che ci permetta il ritorno a lavoro .

3)E’ opportuno che il Governo tratti per Brindisi tutti i problemi occupazionali che ci sono, dal settore chimico, a quello aeronautico , al farmaceutico ,alle aziende dell’indotto in crisi,su di un solo tavolo.

Uno sguardo d’assieme per non ripetere l’errore di fare tanti tavoli senza conseguire nessun risultato positivo.

Il Cobas ritiene estremamente grave il fatto che l’Enel si sia defilata dagli investimenti promessi e che si configuri come un soggetto che affitta le sue proprietà a possibili investitori.

Bisogna chiedere con determinazione al Ministro Urso che l’Enel deve realizzare gli investimenti promessi, oltre allo smantellamento delle strutture di Cerano ed al Porto.

Non possiamo accettare altre imposizioni da una azienda che a Brindisi ha tanto guadagnato e che adesso ci lascia solo macerie , morte e malattie.

Opera di pressing a tutto campo  sul Governo per cominciare ad ottenere un risarcimento per la nostra città che tanto ha dato.

 

Per il Cobas Roberto Aprile

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