Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani. 


“Chiarezza sullo stallo del Consorzio unico di bonifica Centro Sud Puglia entrato in funzione a gennaio scorso, ben sette anni dopo la legge 1/2017 che l’ha istituito. È quello che chiedo con un’interrogazione urgente indirizzata all’assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia. Ho anche presentato richiesta di audizione nelle Commissioni Bilancio e Agricoltura dello stesso assessore e del commissario unico del consorzio, Ferraro, alla presenza dei rappresentanti sindacali di categoria. I lavoratori a tempo indeterminato del Consorzio Centro Sud Puglia – che è il più esteso d’Italia, avendo assorbito i comprensori di bonifica dei 4 Consorzi di bonifica commissariati e soppressi (Terre d’Apulia, Stornara e Tara, Arneo e Ugento Li Foggi) – sono appena 110, a cui si aggiungono circa 150 stagionali. Un organico del tutto insufficiente a svolgere anche le funzioni ordinarie, se si considera che i due Consorzi di bonifica dell’area foggiana possono contare invece su 520 dipendenti. 
Con delibera di giunta regionale del 26 marzo scorso è stato designato come commissario unico del Consorzio Centro Sud Puglia il direttore generale dell’Arif, l’Agenzia regionale per le attività forestali e irrigue. Ed anche su questo incarico chiedo sia fatta luce, visto che il doppio ruolo ha portato ad affidare ad operai Arif la manutenzione di un canale a Nardò di competenza dell’ex Consorzio Ugento Li Foggi, e viceversa a dipendenti dell’ex Consorzio Stornara e Tara la pulizia delle vasche di raccolta di competenza dell’Arif a Fragagnano. Ci sarebbero profili di incompatibilità, anche per quanto riguarda la gestione dei pozzi di entrambi gli enti, con tariffe differenti e in alcuni casi concorrenti.
Ma c’è molto di più da chiarire, in particolare sul personale. Con delibera di giunta del 21 dicembre 2018 fu approvato il Piano di organizzazione variabile del costituendo Consorzio di bonifica Centro Sud Puglia, che prevedeva un fabbisogno di 278 unità di personale dirigente e dipendente. L’allora commissario dei 4 consorzi poi assorbiti dal  quello unico, Borzillo, a giugno 2022 evidenziò che per raggiungere la piena operatività sarebbe stata necessaria l’assunzione di 151 unità, di cui 51 figure indispensabili e infungibili. Per integrare il personale necessario per il funzionamento del Consorzio Centro Sud Puglia furono indetti concorsi pubblici con il parere favorevole dell’organo di controllo regionale per la sostenibilità economica. Concorsi poi espletati. A febbraio 2024 sono state pubblicate le graduatorie in provincia di Lecce e i vincitori di concorso sono stati anche sottoposti a visite mediche, ma sono stati assunti solo 5 geometri. Mentre in provincia di Bari e Taranto, nonostante l’iter dei bandi concluso a giugno scorso, ancora non sono state pubblicate le graduatorie. Perché il commissario non firma le delibere? Intanto i vincitori dei concorsi si stanno rivolgendo alla giustizia competente per vedere riconosciuto un diritto acquisito e tuttavia negato. Ciò configura uno spreco di risorse pubbliche. 
Il risultato di questo stallo è che il Consorzio Centro Sud Puglia si trova ad operare sotto organico, con personale ridotto all’osso, impossibilitato a garantire perfino i servizi essenziali e con carichi di lavoro insostenibili. Gli operai stagionali storici vanno assunti a tempo indeterminato per poter svolgere le attività istituzionali sul territorio, considerato che non ci sono più operai fissi per garantirli. 
Il 27 agosto scorso, incontrando una rappresentanza dei lavoratori del consorzio, l’assessore Pentassuglia e il commissario Ferraro avevano dichiarato di non poter procedere con le assunzioni a tempo indeterminato nelle more dell’approvazione di un Piano di riequilibrio decennale, seppur non previsto dalla legge regionale del 2017 che invece prevede un Piano biennale, peraltro già presentato a settembre 2023. Modifica che andrebbe in ogni caso sottoposta al vaglio del Consiglio regionale in legge di bilancio a dicembre prossimo, per smaltire la debitoria di ben 160 milioni di euro a carico del Consorzio su dieci anni. Ma, in attesa di questo passaggio, l’assessore annunciò l’avvio immediato delle procedure di assunzione a tempo determinato dei vincitori di concorso. Anche qui, ancora nulla di fatto. 
Su tutto questo chiedo chiarimenti, per dare risposte ai lavoratori, ai vincitori di concorso e a tutti i consorziati dell’area barese e salentina che non possono ricevere i servizi a cui hanno diritto, per carenza di personale e per immobilismo nella gestione del Consorzio Centro Sud Puglia”