Il Sindacato è grato per il lavoro portato avanti in queste settimane dalla Task Force per le emergenze occupazionali su incarico del Ministero con l’obiettivo di individuare percorsi occupazionali e di prospettiva per Brindisi e la crisi del suo settore industriale. In ogni caso l’incontro in Task Force a cui abbiamo partecipato oggi non ha aggiunto alcun tassello significativo al percorso di salvaguardia dei lavoratori e delle diverse imprese dell’indotto di Cerano. Abbiamo ascoltato pressoché lo stesso copione degli ultimi mesi: tante belle idee per il futuro dell’ex Centrale corredati da investimenti che rimangono ancora una volta solo su carta. 

Oltre ad apprezzabili elenchi e numerose suggestioni sul futuro sostenibile di Brindisi si scorgono pochi elementi capaci di far sperare in progettualità concrete. Troppo vaghi i riferimenti a tempi, risorse, numero di addetti coinvolti e mansioni previste; dettagli per nulla secondari in investimenti realmente operativi a breve termine e capaci di prospettiva. Non perdiamo la speranza di avere ulteriori e più puntuali dettagli nell’incontro del prossimo 20 settembre in Prefettura ma rimaniamo fortemente scettici che ciò accada a breve termine. 

Anche qualora le idee progettuali assumessero i contorni di investimenti reali rimaniamo convinti che lo stato in cui versa l’industria brindisina ed il sistema economico del territorio richieda una Legge Speciale per Brindisi. A nostro avviso rimane questo l’unico strumento idoneo a far ripartire l’Industria di Brindisi ed il territorio. Torniamo a richiederlo con forza e convinzione ancora una volta a Governo e rappresentanti del territorio: una iniziativa straordinaria ed organica per questa terra capace di riattivare in tempi rapidi e con risorse speciali le energie e le risorse utili a fare ripartire un intero settore e centinaia di lavoratori. Assieme ad una Legge Speciale occorre prevedere con assoluta urgenza misure tampone capaci di traghettare i tanti lavoratori coinvolti in percorsi di riqualificazione, sostegno economico e se necessario ricollocazione perché nessuno rimanga senza sostentamento e prospettiva. Solo in questo modo potremmo avviare la Transizione Sociale necessaria a Brindisi per guardare con fiducia al futuro.

IL COORD. PROV. UIL BR
Fabrizio Caliolo