Il “Barocco Festival Leonardo Leo” torna a Brindisi martedì 17 settembre alle ore 21 nel Chiostro del Palazzo Vescovile con il concerto “I migliori anni. L’epoca d’oro degli strumenti ad ancia doppia”, a cura dell’ensemble “Zefiro”, per la direzione all’oboe di Alfredo Bernardini. La rassegna è organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. La serata è un viaggio musicale attraverso l’Europa tardo barocca che mette in luce le differenze stilistiche e le influenze reciproche tra le diverse tradizioni nazionali. Il programma presenta un repertorio affascinante, con sonate di illustri compositori come Georg Friedrich Händel, Antonio Vivaldi, François Couperin, Jan Dismas Zelenka e i fratelli Pla. Le composizioni esplorano sia la forma della sonata da chiesa, con i suoi movimenti alternati lenti e veloci, sia quella della sonata da camera, offrendo una ricca tavolozza di colori e emozioni. Per l’Ensemble Zefiro, punta di diamante nel modo della produzione europea, si tratta dell’unica performance per il Sud Italia. Al termine della serata è previsto un momento conviviale con una selezione di vini del territorio. Ticket euro 3 – Info T. 347 060 4118.

La scelta di includere nel programma la sonata per due oboi di Händel è particolarmente significativa. La sua adesione al modello corelliano non è solo un omaggio al grande violinista italiano, ma anche una dimostrazione di come il compositore tedesco abbia saputo assimilare e reinterpretare lo stile italiano, rendendolo parte integrante del proprio linguaggio musicale. 

Il caso dei fratelli Pla è invece emblematico di una diversa traiettoria: quella di musicisti che, pur partendo da un contesto territoriale come quello catalano, si affermano in una dimensione europea fondendo le tradizioni della penisola iberica con quelle dell’Europa centrale e settentrionale. Le loro sonate, caratterizzate da un’eleganza formale e da una vivacità ritmica, testimoniano un gusto per la sperimentazione che li distingue nettamente dai loro contemporanei.

Cantabilità, virtuosismo e una scrittura fluente senza ostacoli la ritroviamo nella sonata di Vivaldi, pur se di attribuzione incerta, offre un esempio affascinante dello stile vivaldiano, capace di lasciare un’impronta indelebile sulla musica strumentale del suo tempo. L’articolazione dei dialoghi tra i due oboi e l’uso inventivo del basso continuo sono tratti distintivi che non possono non far pensare al maestro veneziano, la cui influenza si estese ben oltre i confini della sua città natale.

Zelenka, dal canto suo, rappresenta una voce originale nel panorama barocco, grazie al suo eccezionale trattamento del contrappunto. Le sue sonate per due oboi, fagotto e basso continuo sono capolavori di complessità e profondità espressiva, concepiti per esecutori di straordinaria abilità tecnica. La sua capacità di spingere gli strumenti a legno oltre i limiti convenzionali del tempo, creando texture sonore di grande densità e varietà, fa di Zelenka un compositore unico nel suo genere, meritevole di una riscoperta più ampia.

 

Brindisi, 17 settembre ore 21.00, Chiostro del palazzo vescovile

I MIGLIORI ANNI L’epoca d’oro degli strumenti ad ancia doppia

Ensemble ZEFIRO | Alfredo Bernardini direttore