Il “Barocco Festival Leonardo Leotorna di scena a Brindisi nella Casa del Prefetto, a Palazzo Montenegro, sabato 21 settembre alle ore 20.30: in programma il concerto “Le ance del Re, musiche alla corte di Luigi XIV” con l’ensemble “Polytropon” diretto da Paolo Faldi, uno dei migliori oboisti italiani. La rassegna di musica antica è organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. Una serata dedicata allo splendore musicale della corte del Re Sole, Luigi XIV, dove la musica e le arti fiorirono sotto la guida di illustri compositori come Jean Baptiste Lully e André Danican Philidor. I brani scelti illustrano l’evoluzione degli strumenti ad ancia doppia, come oboi e fagotti, da strumenti rurali a protagonisti delle cerimonie di corte e della musica sacra. Saranno eseguite marce, suite e danze che evocano l’atmosfera grandiosa di Versailles. Al termine della serata è previsto un momento conviviale con una selezione di vini del territorio. Ingresso gratuito previa prenotazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili, al T. 347 060 4118.

La corte di Luigi XIV, simbolo di fasto e potenza, rappresenta un punto di svolta nella storia della musica e delle arti. Il Re Sole, consapevole del ruolo propagandistico della cultura, seppe circondarsi di artisti capaci di tradurre la sua visione del mondo in suoni, colori e forme. Tra questi, Jean Baptiste Lully emerse come figura chiave, dando vita a uno stile musicale che non solo definì l’epoca, ma che influenzò profondamente la musica barocca europea.

L’italiano Lulli, francesizzato in Lully, con la sua combinazione di talento musicale e abilità politica, non si limitò a comporre opere di straordinaria bellezza, ma contribuì a strutturare l’organizzazione musicale della corte. La creazione di ensemble specializzati, come la “Bande des 24 hautbois” e la “Bande du 24 violon du Roi”, testimonia la crescente sofisticazione della musica di corte, nella quale ogni strumento trovava la sua precisa collocazione. Questi gruppi, pur nati con scopi distinti, s’incontravano in occasioni solenni, dando vita a grandiosi spettacoli che celebravano la potenza del regno.

La “Bande des 24 hautbois”, in particolare, segnò l’ascesa degli strumenti come oboi e fagotti, che da semplici strumenti di uso popolare si trasformarono in protagonisti delle cerimonie più importanti. Questi strumenti, attraverso continue innovazioni tecniche, raggiunsero un livello di raffinatezza tale da competere con gli strumenti a corda più prestigiosi dell’epoca, come le viole da gamba e i violini. La loro evoluzione non fu solo tecnica, ma anche simbolica: l’oboe, in particolare, divenne un emblema di nobiltà ed eleganza, perfettamente in linea con l’estetica della corte di Versailles.

 

Parallelamente, la “Bande du 24 violon du Roi”, composta principalmente da strumenti ad arco, dominava le performance all’interno dei palazzi, dove la musica si faceva più intima e sofisticata. Tuttavia, nelle occasioni più importanti, le due bande si univano, creando un ensemble di straordinaria potenza espressiva, capace di rendere omaggio alla grandiosità della corte e del suo sovrano. Questo fervore artistico si diffuse rapidamente in tutta Europa, influenzando compositori e costruttori di strumenti da Londra a Vienna. L’eredità di questa epoca, alimentata da compositori come Philidor, Hotteterre e Desmazures, si riflette nelle composizioni, nella costruzione e nell’uso degli strumenti, che continuarono a evolversi arricchendo il panorama musicale europeo per decenni.

 

Brindisi, sabato 21 settembre ore 20.30, Palazzo Montenegro

LE ANCE DEL RE Musiche alla corte di Luigi XIV

Ensemble POLYTROPON | Paolo Faldi direttore