Rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri per il quadriennio 2025-2028, il dottor Arturo Oliva rieletto presidente.  Si sono svolte  nei giorni 22, 23 e 24 settembre le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri per il prossimo  quadriennio, l’assemblea ha richiamato una folta partecipazione di iscritti che  ha consentito agevolmente il superamento del quorum previsto per la validazione elettorale portando all’elezione a consiglieri di Oliva Arturo, Criscuolo Mario, Frascaro Antonio, Fumai Vito, Lanzilotti Giuseppe, Legrottaglie Francesco, Lenoci Vito, Martello Giuseppe, Melpignano Gabriella, Monopoli Donato, Muscogiuri Elisa, Peluso Pierpaolo, Quaranta Elisabetta, Salerno Antonino, Spina Alessandro. Per la componente odontoiatrica sono stati, invece, eletti Lolli Salvatore e Valentini Antonio, mentre per il Collegio dei Revisori dei Conti Moles Aurelio, Cervellera Gabriella e Barletta Mariangela. Il nuovo organismo ha proceduto, nella prima riunione, alla distribuzione delle relative cariche così composte: Oliva Arturo Presidente; Donato Monopoli Vice-Presidente, Francesco Legrottaglie Segretario e Pierpaolo Peluso Tesoriere. Quella del dottor Oliva è stata una riconferma. Il neo presidente, nel suo rinnovato impegno, ha rimarcato le linee guida lungo le quali opererà l’Ordine e precisamente:

  • Promuovere l’indipendenza e autonomia della professione
  • Tutela degli interessi pubblici connessi alla professione
  • Formazione ed aggiornamento
  • Innovazione tecnologica e I.A. in medicina
  • Transizione digitale dei servizi

L’Ordine, che “agisce quale organo sussidiario dello Stato al fine di tutelare gli interessi pubblici, garantiti dall’ordinamento, connessi all’esercizio professionale”, intende sempre più interagire con i decisori politici regionali e provinciali al fine di rimuovere gli intoppi burocratici e organizzativi che soffocano la professione e ostacolano il rapporto con i cittadini dell’ intera provincia che subiscono ritardi e distorsioni del sistema sanitario pubblico, pagando un prezzo altissimo in termini di salute e di  fiducia.

A causa di questi ostacoli organizzativi (tagli dei posti letto, carenza degli organici, assenza di sicurezza sul posto di lavoro, desertificazione dei servizi territoriali, burocratizzazione della medicina generale, ecc.) l’alleanza terapeutica  medico-paziente si è deteriorata sino ad arrivare a comportamenti estremi , a volte drammatici,  che coinvolgono soggetti che perseguono lo stesso obiettivo (quello della salute) che  invece sembrano contrapposti.