“Il nuovo Piano di Riordino? Un’operazione matematica di incremento di posti letto senza nessuna indagine epidemiologica – su quali sono le patologie croniche e nuove dei pugliesi, a cominciare da quelle legate all’eccessivo uso della tecnologia e dal gioco d’azzardo –, nessun cenno sulla sostenibilità finanziaria dello stesso, ma soprattutto ancora una volta è teso a privilegiare l’assistenza ospedaliera a quella territoriale, ma soprattutto alla prevenzione. Lo abbiamo denunciato nell’estate del 2016, quando Emiliano, come oggi rivestiva il ruolo di assessore alla Sanità e var? il suo primo piano di riordino, lo denunciamo ancor più oggi, che ci troviamo di fronte a un Piano che non affronta la necessità di costruire le reti di assistenza con riguardo alla rete di emergenza-urgenza.
“Insomma, abbiamo nuovamente a che fare con la mania della giunta regionale di imbrattare carte senza poi intervenire per applicare ci? che viene deliberato. Come Fratelli d’Italia siamo fortemente preoccupati per lo stato in cui versano gli ospedali, l? dove la carenza di posti letto riducono i pronto soccorso e le ambulanze a luoghi di stazionamento di pazienti in attesa che si liberi un posto letto. Ci troviamo di fronte a ospedali ingolfati per mancato potenziamento dell’assistenza domiciliare e territoriale nelle RSA, negli hospice per malati terminali, nei centri di riabilitazione fisica e psichica. L? dove sarebbe, invece, urgente dare risposta al domani di anziani e disabili nelle RSA e nei centri Diurni ai quali non è assicurata la quota sanitaria prevista come Lea e ricompresa nel fondo sanitario regionale.
“Senza contare che si spende poco per la prevenzione primaria e per la diagnosi precoce delle patologie croniche e degenerative e registriamo forti ritardi negli screening. Cos? come da anni rincorriamo lo splafonamento della spesa farmaceutica e invochiamo il licenziamento dei direttori generali delle ASL (previsto, per altro da legge regionale) come la panacea di tutti i mali. Nel frattempo il payback dei dispositivi medici sta mettendo in ginocchio la catena distributiva considerato che alle aziende che partecipano agli appalti non viene dato di conoscere l’eventuale superamento del tetto di spesa.
“Ci sono poi le promesse mai mantenute: la centrale del 118 della BAT (unica provincia pugliese a essere sprovvista), l’ospedale pediatrico di Bari, Giovanni XXIII, che doveva diventare il Gaslini del Sud Italia, i CAT che non offrono terapie ai malati di autismo, nessun potenziamento dei servizi e delle strutture dei Dipartimenti di salute mentale e delle REMS, cos? come nessun potenziamento dell’assistenza penitenziaria.
“Questa la situazione in malessere della sanità pugliese, poi ci sono le carenze e i casi di malasanità in ogni provincia. Fratelli d’Italia all’inizio di questa legislatura, a marzo 2021, inizio una serie di sopralluoghi nei vari ospedali pugliesi, è nostra intenzione tornare per capire cosa è cambiato nel corso di questi anni e constatare se i problemi sono stati risolti o si sono ulteriormente complicati.”