Venerdì 25 ottobre, alle ore 19, il foyer del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi accoglierà la presentazione del romanzo “Il tempo trafitto di Ilaria Ferramosca, pubblicato da Giunti Editore. L’autrice, docente di sceneggiatura presso la scuola di fumetto Grafite ed editor per l’agenzia Dedalo, ha conquistato l’attenzione del pubblico vincendo la prima edizione per opere inedite del festival “Giallo e Nero di Puglia”, concorso letterario dedicato alle opere noir, thriller e mystery. L’incontro, aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e del presidente della Provincia, Toni Matarrelli, vedrà la moderazione di Regina Cesta, coordinatrice del festival, che guiderà il dialogo con l’autrice e il pubblico.

Il tempo trafitto si inserisce nella migliore tradizione del giallo italiano, ambientato nel borgo pugliese di Porto Ionico, incantevole per il suo mare cristallino, le spiagge dorate e una vivace scena di locali e ristoranti. Tuttavia, la serenità del luogo è turbata da un atroce duplice omicidio: Cristina Pascali e suo figlio Matteo vengono ritrovati uccisi nella loro abitazione, finiti con un coltello da cucina. Non c’è apparente movente, e la piccola comunità sprofonda nello sgomento e nella paura.

Subito i sospetti si concentrano su Renato, detto Magritte per il suo talento artistico, ma affetto da un grave ritardo cognitivo. Renato è l’ultimo ad aver visto le vittime vive e la sua vulnerabilità mentale fa supporre agli inquirenti che dietro al gesto vi sia una ragione oscura e distorta. Tuttavia, il caso è preso in mano dall’investigatore privato Agopar, un personaggio enigmatico e tormentato, che collabora con la psicologa Eliana Fiore, una donna dal carattere forte e con una passione quasi maniacale per il cioccolato. La loro è una strana coppia: Agopar, oltre ad affrontare le sfide professionali, deve fare i conti con numerose fobie e con la propria omosessualità, che nasconde per timore dei pregiudizi provinciali. Eliana, dal canto suo, offre un contrappunto brillante con la sua acuta sensibilità psicologica.

Nel corso delle indagini, i due scoprono che i disegni di Renato, inizialmente interpretati come il frutto di una fantasia bizzarra e priva di senso, celano in realtà indizi chiave. Le radici dell’omicidio sembrano affondare in un passato oscuro e violento, intriso di omertà e segreti inconfessabili. Il romanzo si sviluppa come una spirale di tensione e misteri, con continui colpi di scena che tengono il lettore sospeso fino all’ultimo. Il finale, sorprendente e agghiacciante, ricompone tutti i pezzi di un intricato mosaico, nel quale niente è come appare a prima vista. Con questo esordio, Ilaria Ferramosca si afferma come una voce promettente nel panorama della narrativa di genere.