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I CARABINIERI TPC RECUPERANO DUE PLACCHE IN ARGENTO RUBATE NEL 1980 DALLA CATTEDRALE DI BRINDISI

Il 13 novembre 2024, alle ore 11:00, nella Cattedrale San Giovanni Battista in Brindisi, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno consegnato all’Arcivescovo della Diocesi di Brindisi – Ostuni, due placche in argento risalenti al XVIII sec., asportate nel 1980.

Nel corso del monitoraggio delle vendite di beni d’arte tramite case d’aste e attività commerciali di settore, i Carabinieri della Sezione Antiquariato del Reparto Operativo TPC individuavano i due preziosi manufatti, presentati nel 2023 in una vendita televisiva, le cui caratteristiche, per tecnica di lavorazione e raffigurazioni religiose, erano riconducibili a oggetti chiesastici e/o istituti di culto e, pertanto, meritevoli di approfondimento.

Da preliminari accertamenti investigativi eseguiti attraverso la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande data base di ricerca di opere d’arte in uso ai Carabinieri TPC, si accertava che tali opere corrispondevano alle due placche in argento trafugate nella notte tra il 16 e il 17 dicembre 1980 all’interno della Cattedrale di Brindisi. I preziosi manufatti artistici facevano parte di un paliotto costituito, nella parte centrale, dalla figura della Madonna e ai lati, rispettivamente, da San Pelino e San Leucio. Le placche, inventariate dalla Biblioteca Pubblica Arcivescovile di Brindisi, sono state identificate quali beni di proprietà dell’Ente ecclesiastico e tutelate ai sensi dall’art. 10 comma 1 del D.Lvo 42/2004 per il loro rilevante interesse storico-artistico.

La comparazione delle immagini delle opere poste in vendita con quelle ritraenti i beni oggetto di ricerca, censite nel database TPC, ha dimostrato la loro perfetta uguaglianza in quanto provenienti dal paliotto originario, probabilmente smembrato successivamente al furto. La presenza di fori agli angoli delle due placche sequestrate dimostra che le stesse erano in passato ancorate alla struttura di supporto del paliotto.

Le indagini condotte dai Carabinieri TPC sono state coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Como, che convalidava il sequestro di iniziativa dei due beni oggetti di ricerca, ritenuti corpo di reato. Sequestrata anche la documentazione di provenienza degli argenti, trovata nella disponibilità di un’attività commerciale, che a sua volta riconduceva la proprietà delle opere a un antiquario di Montecarlo con precedenti per reati contro il patrimonio.

L’odierna restituzione conferma ancora una volta il costante impegno dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale nella lotta al traffico illecito di beni culturali sia in ambito nazionale che estero.


Il ritrovamento rappresenta un importante recupero di beni culturali, reso possibile grazie al meticoloso lavoro del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri.

Interventi e Dichiarazioni:

Don Mimmo Roma, parrocco della Cattedrale, ha aperto l’incontro, sostenendo: “Ritornano a casa delle opere pregiate, bellissime, ma ancor più legate all’affetto della comunità.”

Il Colonnello Leonardo Acquaro, Comandante Provinciale di Brindisi, ha elogiato l’operato del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale: “Il recupero di questi beni, dopo 44 anni, testimonia l’impegno costante e scrupoloso dei Carabinieri. Queste placche non hanno solo un valore economico, ma anche un profondo significato simbolico, rappresentando l’identità culturale della nostra città.”

Il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ha sottolineato il valore simbolico dell’operazione per la comunità: “Oggi celebriamo un momento di grande importanza per la nostra città. Il ritorno di queste opere d’arte permette alle nuove generazioni di riappropriarsi di un pezzo della nostra storia e identità.”

Tra gli interventi anche quello del Comandante del Nucleo TPC di Cosenza, Giacomo Geloso, che ha spiegato le difficoltà investigative affrontate: “Il lavoro certosino di monitoraggio delle piattaforme online e delle aste ha permesso di individuare le placche e procedere al sequestro. È un esempio di eccellenza nel campo della tutela del patrimonio culturale.”

Il Professor Teodoro De Giorgio, intervenuto  in qualità di esperto invitato in Storia dell’arte , ha inoltre offerto un breve excursus storico sulle placche, realizzate nel 1706 da Antonio Avitabile, noto argentiere napoletano, e facenti parte del ricco patrimonio della Cattedrale di Brindisi: “San Leucio, primo Vescovo di Brindisi giunto da Alessandria d’Egitto ha in mano il modello della chiesa da lui dedicata alla Vergine e san Giovanni Battista: la nostra Cattedrale”.

La Professoressa Chiara Romano, presente con una delegazione di studenti del Liceo Artistico E. Simone di Brindisi, ha sottolineato l’importanza dell’evento per l’educazione civica e la sensibilizzazione verso la tutela dei beni culturali: “Questa esperienza ha dato ai ragazzi l’opportunità di comprendere concretamente il valore del nostro patrimonio e di conoscere le figure professionali che operano per proteggerlo.”

Un segno di speranza e rinascita

Mons. Intini ha concluso l’incontro esprimendo gratitudine per il lavoro svolto dai Carabinieri e ha auspicato che altri beni trafugati possano fare ritorno a casa. “Oggi assistiamo a un momento di gioia e di speranza per tutta la nostra città e la nostra diocesi. Continuiamo a coltivare la bellezza che ci lega e ci unisce.”

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