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BRINDISI.Una panchina rossa per rifiorire: l’Istituto ‘Commenda’ contro la violenza di genere

La verità è che aspettiamo da anni che qualcosa cambi e, invece, i numeri che parlano di femminicidio in Italia restano sempre uguali, numeri inquietanti.

Una donna morta ogni due giorni. Ragazze, mamme, nonne. Senza distinzione d’età e senza freno, mai. Un anno fa, con la morte di Giulia Cecchettin, sembrò che tutta la nazione insorgesse, si pensò che c’era stato un prima e che ci sarebbe stato un dopo Giulia, diverso, senza violenza. E, invece, non è cambiato nulla. Dopo un paio di giorni ci fu un altro femminicidio e poi un altro e poi ancora. Nel 2024 sono già 96 le donne uccise. 

Per questo motivo quest’anno l’Istituto Comprensivo “Commenda” ha scelto di celebrare la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne” in modo diverso, con poche parole e un unico gesto simbolico. Nella mattina, infatti, le classi della Scuola Primaria del plesso “Collodi” e del plesso “S.G.Bosco” si recheranno nel cortile del plesso “Giulio Cesare” dove cinque anni fa è stata collocata una panchina rossa in ricordo delle vittime della violenza di genere. I bambini, insieme ai ragazzi della scuola media faranno “rifiorire la panchina” donando un fiore e un messaggio e accendendo ancora una volta un faro su un problema enorme della nostra società. 

“Questa giornata – afferma la Dirigente Scolastica, Patrizia Carra – è sempre stata vissuta dal nostro Comprensivo con particolare intensità. Ci siamo sempre fermati per riflettere e cercare di capire, e cercare di spiegare ai ragazzi quale sia il senso della parola “amore” e della parola “rispetto”. Sappiamo che la strada è lunga e in salita, sappiamo che la realtà non è confortante, ma il nostro ruolo di educatori è quello di provarci sempre e comunque e di insegnare ai nostri ragazzi, fin da piccoli, ad accettare un “no” e a saper gestire una sconfitta. Non sempre è facile, ma sappiamo anche che ignorare un problema non lo cancella e quindi anche quest’anno siamo qui a manifestare il nostro dissenso”.

Sarà un momento di riflessione e un tentativo di risvegliare le coscienze, una piccola cerimonia che è stata possibile grazie anche alla “Donna di fiori”, che ha donato i fiori rossi alla scuola per sostenere questa iniziativa. 

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