Brindisi, sit-in dei Cobas prima del Consiglio Comunale: tra aumenti Tari e impianti rifiuti ancora mancanti
Poco prima dell’inizio del Consiglio Comunale di Brindisi ( che ha deliberato all’unanimità il Regolamento di Igiene Urbana), sit in organizzato dal Sindacato Cobas, con cittadini e i lavoratori non ancora ricollocati negli impianti sui rifiuti ancora mancanti. VIDEO INTERVISTA a Bobo APRILE, segretario COBAS BRINDISI .
Questione Tari ( con i già preannunciati aumenti, notizia negativa per i cittadini), ancora la “ cronica” mancanza di impianti di trattamento rifiuti per la città di Brindisi ( con le precise responsabilità di Ager, una causa scatenante dell’elevato costo del Tributo sui rifiuti), la vicenda degli ex lavoratori Nubile, EVC, Dow, Partecipata BPSP, Termomeccanica, che avrebbero già ( attraverso un verbale bello e pronto da due anni e più depositato presso la Task Force Regionale sulle crisi occupazionali): situazioni che continuano ad intrecciarsi tra loro, anche prima di un Consiglio Comunale importante per la città di Brindisi .
Sono le motivazioni, in sostanza, che hanno portato il Sindacato Cobas ad organizzare un sit in, quindi poco prima dell’inizio del Consiglio, per sensibilizzare maggiormente maggioranza e opposizione, il primo cittadino Giueppe Marchionna, intanto affinchè si chiedano chiarimenti e spiegazioni ad Ager( Agenzia Regionale sui Rifiuti) soprattutto, e alla Tak Force regionale sull’occupazione.
Nei giorni scorsi Il Cobas, guidato dal segretario Bobo Aprile, ha inviato una lettera-richiesta al Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Antonino , chiedendo urgentemente un ordine del giorno da inserire discutere nell’ assise, su gravi problematiche che riguardano la comunità e lavoratori stanchi di aspettare e di promesse. Un ordine del giorno, condiviso da tutto il Consiglio Comunale, da trasmettere poi all’attenzione della Regione Puglia e Michele Emiliano .
La grande preoccupazione( ma anche determinazione) esternata da Bobo Aprile nel corso della nostra Video Intervista, la rabbia e lunga attesa dei lavoratori, a cui fanno seguito risposte anche incoraggianti, almeno in parte.
La disponibilità del sindaco Marchionna e dell’intero Consiglio Comunale ( ci sono stati gli interventi, tra gli altri, di Francesco Cannalire per il Partito Democratico e Nicola Di Donna per Forza Italia) ad accogliere l’ordine del giorno, ma previo degli approfondimenti, anche di natura tecnica, da affrontare in Commissione Ambiente e interloquendo nel frattempo con il Presidente della Task Force sull’occupazione Leo Caroli e i dirigenti Ager.
Sicuramente, un passo in avanti, soprattutto nel rispetto di uomini, lavoratori a cui ( questa è già storia….atavica e inaccettabile) è stato già tolto tanto, tra promesse, tante chiacchiere negli anni scorsi, sottovalutazioni, responsabilità ben precise ( tra ex amministratori, rappresentanti istituzionali, interessi solo privati su un settore molto delicato come i rifiuti).
Ma questa è un’altra storia, bisogna ora guardare avanti, e sperare nelle decisioni e soluzioni migliori, per venire incontro ai cittadini sul costo della Tari, consegnare gli impianti ( finalmente) al Comune di Brindisi e alla comunità.
Intanto, tra botta e risposta tra maggioranza e opposizione, il Consiglio Comunale approva, all’unanimità, il nuovo regolamento di igiene urbana.
Le dichiarazioni, la soddisfazione dell’ Assessore all’ Ambiente Livia Antonucci : “La città di Brindisi si dota di questo strumento dopo ben 18 anni e voglio cogliere l’occasione per ringraziare il presidente della Commissione Ambiente Roberto Quarta e tutti i componenti della stessa per il lavoro svolto negli ultimi mesi. Con questo atto si avvia un percorso di civiltà che servirà a scuotere le coscienze di tutti i cittadini affinché Brindisi possa raggiungere livelli accettabili di igiene urbana, anche attraverso percentuali decisamente più alte di raccolta differenziata.
E’ stato molto importante il dialogo tra singole associazioni e gli stessi cittadini. Mi piace sottolineare, inoltre, il fatto che nel Regolamento sono state inserite le ‘guardie ambientali’, cioè volontari attraverso i quali contiamo di raggiungere risultati significativi in termini ambientali. Insomma, siamo di fronte ad un cambio di passo, anche in prospettiva del bando decennale di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti su cui siamo già a lavoro da tempo”.