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Sciopero Generale del 29 Novembre: il Cobas chiama alla mobilitazione a Brindisi

Invitiamo lavoratori,studenti,movimenti, associazioni, cittadini, a partecipare a Brindisi allo sciopero generale del 29 Novembre .

Il Sindacato Cobas ha proclamato a livello nazionale  una giornata di sciopero generale  e sociale Venerdì 29 Novembre ; a Brindisi con delegazioni dalla regione ci sarà  un corteo con partenza da Piazza Vittoria alle ore 9,00.

 Il Cobas dopo il corteo incontrerà il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, ed il Signor Prefetto di Brindisi ,Luigi Carnevale , ai quali rappresenteremo le difficoltà occupazionali e sociali del nostro territorio.

Il Cobas reclama una transizione ecologica che dia continuità occupazionale a quella esistente ,vedi Cerano ,Petrolchimico; unitamente al settore aeronautico ed aziende pubbliche.

E’ necessario anche non perdere le possibilità di ulteriore occupazione che ci sono in una piena attuazione dello sviluppo della filiera delle energie rinnovabili;

cancellando definitivamente quelle proposte per  il porto come il deposito della GNL della Edison, che sono un triste ricordo delle imposizioni subite in tutte queste anni.

A livello nazionale le richieste principali dei COBAS riguardano massicci investimenti nei settori pubblici di Sanità, Scuola, Università, Trasporti, Servizi di assistenza e il taglio drastico delle spese militari;

la stabilizzazione di tutti i precari/e e dei lavoratori/trici in appalto della P.A.;

 le discriminazioni, molestie e ricatti sessuali nei luoghi di lavoro.

 Il rinnovo dei contratti pubblici e privati con aumenti salariali che recuperino totalmente l’inflazione reale;

 l’adeguamento delle pensioni alla inflazione e l’abolizione della legge Fornero;

 la riduzione dell’orario di lavoro e l’introduzione per legge del salario minimo;

 la tutela reale della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;

significativi investimenti per la protezione dell’ambiente e il risanamento dei territori;

 la libertà di movimento, i diritti di cittadinanza e l’abolizione della Bossi Fini.
Lo sciopero è altresì indetto contro le politiche economiche e fiscali della legge di bilancio per il 2025;

Il D.d.l. (Sicurezza) n. 1660 che criminalizza il conflitto sociale;

l’Autonomia differenziata che acuisce le differenze sociali tra i territori e tra i cittadini/e delle diverse regioni;

 la guerra e l’economia di guerra, chiediamo l’immediato cessate il fuoco in Ucraina ed in Palestina ,Libano;

il blocco del turn over nella P.A. e il taglio di 8000 posti di docenti e ATA nella scuola;

contro la privatizzazione delle aziende energetiche, delle Poste, delle Telecomunicazioni, del trasporto pubblico, dei servizi di igiene ambientale, della Sanità, dell’istruzione, per la ripubblicizzazione di quelle già privatizzate;

 gli appalti e subappalti che precarizzano il lavoro e regalano profitti alle imprese private;

 

Per il Cobas Roberto Aprile e Cosimo Quaranta

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