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Sciopero nazionale Cobas: corteo a Brindisi, incontri con il Sindaco e il Prefetto per discutere crisi occupazionale e transizione ecologica

IL Sindacato Cobas ha svolto nella giornata di sciopero nazionale del 29 Novembre  un comizio in Piazza Vittoria a Brindisi, un successivo corteo per il centro della città ed in tarda mattinata incontri con il Sindaco di Brindisi , Giuseppe  Marchionna, ed il Prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale.

Hanno partecipato allo sciopero tantissimi delegati e lavoratori di vertenze che ci vedono fortemente  preoccupati, dalle ditte appaltatrici dell’Enel a quelle del Petrolchimico, dalle aziende aeronautiche ,alla Vigilanza Rangers,alla ditta AVR raccolta rifiuti, alla  Sanitaservice, BMS, Santa Teresa,scuola , e tante altre ancora.

Erano presenti delegazioni da tutta la Puglia di città    che hanno crisi come l’Ilva di Taranto , la Natuzzi dalla provincia di Bari, i lavoratori precari dello spettacolo da Bari,da Lecce come la vecchia Fiat Allis ed altre ancora.

L’incontro con il Sindaco Marchionna è stato particolarmente interessante in quanto pieno di particolari per quanto riguarda la fase di decarbonizzazione  ed il ruolo dell’Enel, la situazione dei nuovi ipotetici investimenti delle tante aziende che hanno bisogno di spazi , del Petrolchimico.

Il tutto racchiuso nell’accordo di programma che deve trovare i necessari finanziamenti nella finanziaria 2025 per poter partire.

Altrettante importante è stato l’incontro con il Prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale,che ha confermato il suo impegno su tutto il fronte rimanendo una figura istituzionale e che non vuole sostituirsi ad altri soggetti.

Ha affermato  di parlare per le cose che fa ;ci ha spiegato  delle sollecitazioni che  ha fatto  a Roma  per dare una speranza di rientro a lavoro per tutti i lavoratori della ditta SIR impegnati in quello che era l’appalto del carbone.

Il Cobas esprime un giudizio positivo per la giornata di oggi ; cosciente che è ancora troppo poco  per far sentire ancora più forte a Roma la voce di una città in grave crisi occupazionale e che non può fallire la transizione ecologica, pena la sua cancellazione.

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