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UIL FPL: “Stabilità per molti, ma non per tutti: chiediamo giustizia per i lavoratori esclusi nella transizione del centro di Ceglie Messapica”

Oggi, molte lavoratrici e molti lavoratori festeggiano una stabilità lavorativa attesa per decenni, con il centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, gestito dall’Associazione San Raffaele, che dopo 24 anni passa sotto la gestione dell’ASL BR. Per centinaia di lavoratori, inizia un nuovo percorso nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Tuttavia, noi della UIL FPL BRINDISI non festeggiamo. È importante sottolineare che tutti i sindacati hanno subito delle perdite in questo processo e diverse decine di lavoratori hanno perso il loro posto di lavoro.

Mentre la politica, assieme ad alcune organizzazioni sindacali, celebra una vittoria, la UIL FPL continuerà a lavorare su tutti i fronti per chiedere l’applicazione della legge regionale tanto invocata e menzionata dai politici. Ribadiamo che la UIL FPL non si fermerà in questa battaglia per garantire il diritto di tutti i lavoratori, un diritto che è stato negato.

Le istituzioni, inclusa la ASL BR, non si sono preoccupate di recuperare TUTTO il personale, come previsto dalla legge regionale, probabilmente perché non avevano un’organizzazione sindacale con collegamenti politici. In contrasto, per altre figure non previste dal CCNL sanità e dalle leggi nazionali, il problema è stato risolto con sorprendente facilità. È fondamentale aprire un approfondimento su questo tema nei tavoli competenti.

Inoltre, è necessario fare chiarezza sulle competenze e sulla gestione del personale, che per decenni è stata in mano a persone che non avevano certamente un obiettivo nobile. Pertanto, anche su questo si dovrà discutere e stabilire regole certe e di facile applicazione per evitare la formazione di centri di potere da parte di chi ha come obiettivo esclusivo l’economicità e la scelta di posti di lavoro migliori a discapito delle lavoratrici e dei lavoratori del centro.

Per queste ragioni, la UIL FPL richiederà l’apertura di un tavolo decentrato monotematico per comprendere perché la ASL di Brindisi utilizzi criteri diversi in situazioni analoghe. Qualora la ASL non convochi tempestivamente la delegazione trattante, questa Organizzazione Sindacale proclamerà lo stato di agitazione, accompagnato da una denuncia agli organi competenti.

La nostra azione è mirata a tutelare gli interessi di tutti i lavoratori, nessuno escluso, e ancor di più per l’utenza, che deve rimanere la priorità assoluta di tutti.

Infine, auguriamo un buon inizio di lavoro a quasi tutti i lavoratori e ci auspichiamo che la ASL BR, a cui va il nostro ringraziamento, completi con lo stesso impegno l’assunzione di tutto il personale. Solo allora si potrà festeggiare.

Gianluca Facecchia

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