Da oggi, il Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, dopo 24 anni di gestione da parte della Fondazione San Raffaele, passa ufficialmente sotto la gestione della ASL di Brindisi. Questo importante passaggio segna l’inizio di un nuovo capitolo per molti lavoratori e lavoratrici, ma la transizione non può dirsi completata finché non saranno garantite piena stabilità e inclusione. 
 
La politica regionale ha il dovere di onorare l’impegno preso per accompagnare il personale verso l’assunzione a tempo indeterminato nel più breve tempo possibile, come promesso. La stabilità lavorativa non è solo una garanzia per i dipendenti, ma anche un elemento chiave per rafforzare la qualità e la continuità dei servizi offerti alla comunità. 
 
Come FIALS, accogliamo positivamente il passaggio del Centro alla gestione pubblica, ma evidenziamo la necessità di affrontare alcune questioni ancora irrisolte: intanto, rileviamo con dispiacere che non tutti i lavoratori precedentemente coinvolti sono stati inclusi in questa transizione. Riteniamo indispensabile individuare soluzioni che garantiscano pari opportunità e valorizzazione per tutti. Non solo. La scelta di utilizzare contratti a termine desta preoccupazione. Chiediamo chiarezza su questa decisione e ribadiamo l’importanza di costruire percorsi che offrano certezze ai lavoratori nel lungo periodo. Non solo. Dopo due mesi senza stipendio, ora ci aspettiamo che la ASL si sostituisca alla Fondazione per il recupero delle retribuzioni arretrate, garantendo ai lavoratori il pieno riconoscimento dei loro diritti. È indispensabile che questa questione venga risolta immediatamente per permettere ai dipendenti di affrontare con serenità il periodo natalizio. 
 
“Pur accogliendo positivamente il passaggio del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica alla gestione pubblica – afferma Giuseppe Carbone, Segretario Generale della FIALS – restano aperte questioni fondamentali da risolvere. “Oggi è necessario che la politica regionale continui a vigilare, come promesso, affinché nessuno venga escluso o penalizzato e si garantisca quanto prima la stabilità lavorativa a tutto il personale. La FIALS si batterà per assicurare certezza occupazionale e retributiva a ogni lavoratore e non accetteremo situazioni di esclusione o disparità. Chiediamo alla ASL di Brindisi un confronto immediato per costruire soluzioni concrete e tempestive”.