Ora anche per le RSA di San Nicandro Garganico e Troia. Dichiarazioni di Emiliano, Amati e Piemontese.

“Con l’avvio della gestione ASL del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, il servizio sanitario pubblico si è riappropriato di una funzione essenziale: la riabilitazione intensiva. Un primo passo per raggiungere il livello d’eccellenza di quel presidio per l’intera regione, anche in considerazione dei lavori in corso per la costruzione dell’annesso Centro risvegli.
È stata un’iniziativa che abbiamo compiuto con risolutezza, senza tentennamenti e con l’aiuto dei dirigenti e dei manager della ASL Brindisi, in esecuzione di una decisione unanime del Consiglio regionale. Di solito si assiste a processi che in nome dell’efficienza conducono dalla gestione pubblica a quella privata; nel nostro caso abbiamo fatto al contrario e siamo molto soddisfatti.
Ringrazio la direzione strategica della ASL, i dirigenti regionali, il personale del Centro di riabilitazione e i sindacati, per l’importante supporto all’iniziativa della Regione.”

Così il Presidente della Giunta regionale Michele Emiliano, commentando l’avvio odierno della gestione pubblica della ASL Brindisi del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica.

“La promessa degli uomini onesti è un’obbligazione – ha commentato l’assessore regionale al Bilancio Fabiano Amati -. Abbiamo portato a compimento tra mille difficoltà e intoppi un’iniziativa su cui scontavamo grande scetticismo. Siamo stati aiutati da una determinazione non comune del personale del Centro e dei sindacati, e da un supporto senza risparmio d’energia dei dirigenti regionali. Ora dobbiamo portare il Centro a livelli d’eccellenza, memori delle tante storie tristi che ci hanno determinato a rompere ogni indugio e ad agire. E per me il punto di non ritorno, nel rispetto del quale mi sarei esposto a ogni ritorsione, fu la storia di Mattia e i racconti di tante storie tragiche di familiari di malati rimasti irrimediabilmente orfani. Da domani, ogni giorno ci sarà un mio pensiero e un mio gesto per collaborare nel raggiungimento di obiettivi sempre più avanzati, perché gli esiti di una lotta si conservano se solo si è in grado di rinnovare l’impegno.”

“La sanità pubblica, in Puglia, non si limita a colmare vuoti o a correggere crisi, ma assume con coraggio la responsabilità di costruire un futuro di equità e accessibilità per tutte e tutti” ha sottolineato l’assessore regionale alla Sanità, Raffaele Piemontese, evidenziando come “le esperienze positive, come quella di Ceglie Messapica, dimostrano che una gestione pubblica ben organizzata può rappresentare non solo una garanzia per il diritto alla salute, ma anche un’opportunità per introdurre standard di eccellenza e innovazione per i pazienti e per il personale, perfettamente in linea con le aspettative dei cittadini delle nostre comunità”.

“In questo senso — ha aggiunto Piemontese — è importante anche la decisione che abbiamo assunto in Consiglio regionale di affidare alla gestione pubblica le residenze sanitarie assistenziali di San Nicandro Garganico e Troia, in provincia di Foggia, con cui rafforziamo il nostro sistema sanitario pubblico, in particolare nel sostegno ai più fragili. Questa scelta non è solo una risposta alle difficoltà di un gruppo privato, ma un investimento strategico per garantire stabilità e qualità nei servizi essenziali di assistenza sul nostro territorio”.
 “Oggi scriviamo un nuovo capitolo della Sanità brindisina. Sono certo che il Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, insieme al Centro risvegli, rappresenterà un polo di eccellenza per tutto il territorio nazionale”. Così il direttore generale della Asl Brindisi, Maurizio De Nuccio, che questa mattina ha partecipato a Ceglie Messapica alla cerimonia per il passaggio ufficiale della gestione del Centro di riabilitazione dalla Fondazione San Raffaele alla Asl. Al momento il Centro ospita 34 pazienti ricoverati per riabilitazione funzionale e 14 per neuroriabilitazione.
“Le istituzioni – ha proseguito il direttore generale – sicuramente ci supporteranno nel processo di crescita della struttura perché avremo bisogno di risorse umane e investimenti specifici”.
Per l’assessore regionale Fabiano Amati “dietro questa grande iniziativa di appropriazione delle funzioni di riabilitazione, con la prospettiva del Centro risvegli, c’è il punto nodale dell’assistenza sanitaria non solo della Asl di Brindisi ma dell’intero territorio regionale. Per questo dietro il traguardo c’è anche l’impegno di tutta la Regione: presidente, giunta e consiglio”.
“Questa giornata – ha aggiunto il direttore amministrativo Loredana Carulli – dimostra che quando si vuole raggiungere un obiettivo si possono unire le forze per superare insieme tutti gli ostacoli. Punteremo sul personale e sulla sua professionalità – ha aggiunto – con nuovi concorsi che permetteranno ai lavoratori di raggiungere una condizione di stabilità all’interno dell’azienda”.
De Nuccio ha poi ringraziato “chi ha reso possibile questo risultato: il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli e il direttore amministrativo Loredana Carulli, l’assessore regionale Fabiano Amati, il presidente della Commissione Sanità Mauro Vizzino, il consigliere regionale Alessandro Leoci, il direttore del Dipartimento di prevenzione Stefano Termite e la direttrice del Dipartimento farmaceutico Teresa Calamia. E ancora, la Struttura legale e in particolare gli avvocati Gabriele Garzia e Alfredo Perricci, il direttore medico del Perrino, Andrea Molino e dell’ospedale di Ostuni, Francesco Paolo Lisena, gli Uffici di staff della direzione generale, la dirigente del Coordinamento professioni sanitarie Adelina Usai, l’Area tecnica diretta da Sergio Rini, il Patrimonio diretto da Stefania Cinà, il Personale da Caterina Diodicibus, il dirigente della Struttura Informazione e comunicazione istituzionale Giacomo Dachille. Ringrazio, inoltre il consigliere per la Sanità del presidente Emiliano, Tommaso Gioia e il sindaco di Ceglie Messapica Angelo Palmisano. Un ringraziamento va soprattutto ai lavoratori del San Raffaele che hanno dato fiducia alla nostra azienda, a tutte le organizzazioni sindacali e ai rappresentanti dei sindacati del personale che ci hanno affiancato in questo percorso”.